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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Lsu, "giallo" su sospensione attività. Poi arriva l'autorizzazione all'anticipo

Rabbia e mobilitazione indetta dopo un telegramma dell'ente provinciale, poi allarme rientrato. Tutto per la manca firma della convenzione, nonostante lo stanziamento di 100 milioni di euro. I sindacati insorti, poi le rassicurazioni dell'Inps. Anche l'assessore Caroli ha scritto al ministero del Lavoro

LECCE – La protesta era già stata indetta, e proprio per l’ultimo giorno dell’anno. Poi tutto è rientrato, ma restano gli strascichi di rabbia per una storia “all’italiana”. Tutto è nato quando i Lavoratori socialmente utili della Provincia di Lecce hanno avuto il sentore di un’imminente sospensione delle loro attività per l’assenza di firma della convenzione presso il ministero. Nodo della questione, un telegramma inviato dall’ente.

E’ insorta per prima la Cgil Lecce, che nella mattinata ha parlato di “atto di sciacallaggio sociale nei confronti dei lavoratori”.  Anche perché, la mancata sottoscrizione rientrerebbe in quelle forme di “ritardo” che sono pura prassi. “Le risorse nella Legge di stabilità ci sono”, aveva tuonato in mattinata il sindacato. “Riteniamo irresponsabile e strumentale la decisione assunta, perché fa pesare sui lavoratori una situazione di cui non hanno responsabilità”.

Ed ecco i tam-tam di guerra e l’annuncio di una mobilitazione prevista per domani mattina alle 9,30, nei pressi della Prefettura di Lecce, se tale atto non fosse stato ritirato immediatamente.

Sull’argomento è intervenuto anche l’assessore al Lavoro della Regione, Leo Caroli, che ha subito inviato una missiva al ministero. “Contrariamente agli anni passati, e nonostante in Legge di stabilità 2015 siano stati stanziati 100 milioni di euro per il rinnovo delle convenzioni”, ha  scritto l’assessore, “nessuna nota ufficiale è ancora giunta dal ministero del Lavoro all’Inps circa l’anticipazione delle indennità in attesa della sottoscrizione delle convenzioni”.

Ergo, lo scossone in diverse province, con i “provvedimenti di sospensione delle attività” e “conseguente stato di agitazione dei lavoratori interessati, che presidiano le sedi istituzionali generando forti tensioni”. Nel pomeriggio poi tutto è rientrato anche in virtù dell’intervento dei sindacati confederali.

“L’Inps – hanno scritto questi in una nota - è stato infatti autorizzato dal ministero del Lavoro ad anticipare il sussidio ai lavoratori ex Lsu per i mesi di gennaio e febbraio, nelle more della sottoscrizione della convenzione”. Sospeso quindi, almeno per ora, il presidio previsto per domani.

“Auspichiamo che non si ripetano più eventi incresciosi come quello avvenuto ai danni degli Lsu  che operano nella provincia di Lecce da oltre vent’anni per garantire servizi importantissimi ai cittadini nei Comuni del territorio”, hanno poi tuonato i sindacati.

“Come denunciato nella mattinata, infatti, questi lavoratori avevano nelle scorse ore ricevuto un telegramma da parte dell’ente provinciale che annunciava la sospensione delle loro attività a causa del fatto che la convenzione con il ministero non risultava ancora firmata”.

“Un atto che abbiamo stigmatizzato come inaccettabile e strumentale perché fa pesare sui lavoratori una situazione di cui non hanno responsabilità”. Alcuni sindaci, peraltro, avevano assunto proprie iniziative. Ada Fiore, primo cittadino di Corigliano d’Otranto, ad esempio, aveva assicurato: “La mia giunta provvederà a deliberare la continuità del rapporto lavorativo domani mattina avendo garanzia certe sui provvedimenti in atto”. 

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