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Chiusura del Luna Park, nessun caso: "Rispettati i termini della delibera"

Il sindaco di Lecce a seguito di polemiche alimentate sui social, chiarisce anche perché la richiesta di proroga è stata respinta

LECCE – Nessun caso per il Luna Park della festa dei santi patroni: l’autorizzazione, formalizzata in una delle prime delibere firmate dalla giunta Salvemini, era valida fino al 27 agosto con obbligo di smontaggio il giorno dopo (un giorno in più comunque delle bancarelle). E così è stato.

Nella serata di ieri, il tam tam dei social network ha innescato una ricostruzione priva di fondamento, secondo la quale l’amministrazione comunale sarebbe intervenuta con ordinanza o con qualche provvedimento analogo per punire la trasgressione da parte dei giostrai di alcune regole concordate.

Addirittura, come prova della “malafede” di Palazzo Carafa, è stata citata la data del 29 agosto che era stampata sui biglietti. Ma non erano questi i patti tanto è vero che proprio nel fine settimana scorso è stata presentata una richiesta di proroga, a penna, che gli uffici dell’assessorato all’Annona non hanno ritenuto di accogliere anche per evitare discriminazioni rispetto ad altri operatori della festa (anche gli ambulanti avrebbero potuto chiedere la proroga). Inoltre su molti biglietti era addirittura riportato il periodo 20-30 agosto a testimonianza del fatto che ciascun gestore fa un poco come crede.

"Se ci sono stati difetti di comunicazione - ha spiegato il sindaco, Carlo Salvemini - essi non possono essere attribuiti al Comune che semplicemente non ha ritenuto ci fossero ragioni di concedere una proroga per i giorni 28 e 29 agosto. Del resto bancarelle e luminarie sono state smontate e tutti gli spettacoli previsti conclusosi entro sabato 26. I fuochi segnano ufficialmente la conclusione della festa dei santi patroni. Non c'è ragione alcuna di accendere polemiche incomprensibili".

Nessun problema particolare quindi, ma certamente si è materializzato un cambio di direzione rispetto agli anni precedenti: l’amministrazione (sindaco, assessori, dirigenti) ha deciso di devolvere ai ragazzi delle fasce deboli, attraverso la Caritas e altri attori del mondo sociale, i biglietti omaggio tradizionalmente riservati a sindaco, assessori e dirigenti.

Il primo cittadino, in un incontro con i responsabili del Luna Park il 24 agosto, aveva spiegato questa decisione, aggiungendo la semplice richiesta - non potendo interferire con la libertà dei giostrai di gestire gli omaggi come meglio credono - di depositare presso la sua segreteria tutti i biglietti destinati a settori riconducibili a Palazzo Carafa, compresi quelli per dipendenti, consiglieri ed ex consiglieri  in modo da garantire una ripartizione più ampia ai ragazzi che altrimenti non si sarebbero potuti permettere un giro sulle giostre. 

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