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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Lupiae Servizi, è di nuovo sciopero. I dipendenti rivendicano i salari arretrati

Braccia incrociate il 6 e 7 dicembre. I sindacati chiedono alle istituzioni di assumersi le proprie responsabilità: "Natale senza un soldo in tasca, vissuto con l'incubo del futuro"

LECCE – All’appello mancano due mensilità: quella di ottobre e ormai pure quella di novembre. Ma la luce in fondo al tunnel della vertenza Lupiae Servizi ancora non si intravede.

Così 470 famiglie del territorio, che già non riescono a tirare avanti (basti pensare che i lavoratori lamentano di non avere neppure i soldi per rifornirsi di benzina) temono di dover trascorrere il Natale senza un soldo in tasca. E con l’incubo del futuro occupazionale.

I nodi da sciogliere sono numerosi e intrecciano decisioni di politica cittadina con intoppi burocratici legati alla presentazione, da parte della presidente della società Tatiana Turi, del concordato preventivo in bianco.

L’urgenza, però, è tutta negli stipendi. Quelli i dipendenti reclamano con fermezza, al punto da aver dichiarato due intere giornate di sciopero: il 6 e il 7 dicembre.

La decisione è arrivata al termine dell’ennesima assemblea tenuta con i sindacati che continuano a muoversi in forma unitaria per ottenere risposte e certezze sulle date dei pagamenti.

Carlo Salvemini, lo ricordiamo, si era fatto garante delle mensilità arretrate ma lo stesso sindaco, pochi giorni addietro, si è visto costretto a mettere le mani avanti.

“La retribuzione è legata a doppio filo alla presentazione in tribunale del concordato, condizione necessaria alla banca per sbloccare i flussi di denaro”, ha precisato durante l’ultimo sit-in tenuto dai dipendenti proprio sotto i portoni di Palazzo Carafa.

Le parti sociali intanto richiamano le istituzioni alle proprie responsabilità, esortandole a trasformare l’impegno politico, assunto durante l’ultimo Consiglio comunale, in un atto amministrativo e formale.

“Evidentemente neanche l’approssimarsi delle festività natalizie riesce a sensibilizzare chi dovrebbe, ciascuno per il proprio ruolo, assumersi le dovute responsabilità, attraverso atti concreti che rendano in tempi rapidi quanto già maturato e prospettive di futuro - si legge in una nota sindacale -. Di fronte al permanere della tragica situazione di assenza di salari ed alla totale assenza di risposte, le organizzazioni sindacali ed i lavoratori hanno scelto di proclamare due giorni di sciopero con conseguente astensione totale da ogni servizio, in prosecuzione della giornata di sciopero dello scorso 26 novembre”.

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