rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Il sindaco ai lavoratori della Lupiae: "Il contratto multiservizi è decisivo"

Alla vigilia dell'assemblea sindacale, Salvemini mette in fila i punti: "Il Comune ha pagato tutte le fatture e anticipato 300mila euro dovuti dal ministero"

LECCE – Il Comune di Lecce, nelle vesti di socio unico della Lupiae Servizi, ha pagato tutte le fatture relative a prestazioni già effettuate e ha anticipato 300mila euro, come richiesto dai vertici della società per compensare il ritardo del pagamento da parte del ministero della Giustizia. Qualsiasi ritardo nella gestione della liquidità non può essere imputato a Palazzo Carafa.

A poche ore dall’assemblea tra sindacati e lavoratori, il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, ha scritto una lettera ai dipendenti della partecipata, preoccupati per la mancata corresponsione della mensilità di settembre, per mettere in chiaro alcuni punti che, nel dibattito talvolta surriscaldato, rischiano di essere persi di vista o confusi.

Pochi giorni addietro la presidente Tatiana Turi e i consiglieri Gabriele Ciardo e Luciana De Giorgi hanno diramato una nota stampa addebitando al mancato rinnovo di alcune convenzioni con il Comune per il 2019 la mancanza del denaro in cassa: senza certezze sulle prestazioni richieste dal socio unico, infatti, le banche non concederebbero più anticipazioni. Il primo cittadino ha quindi deciso di rivolgersi direttamente ai lavoratori che ha incontrato già più volte da quando è stato eletto.

Salvemini ricorda che proprio di recente è stato deliberato in consiglio comunale lo stanziamento delle risorse necessarie a coprire la perdita di esercizio 2017 (1,3 milioni di euro circa) e la ricostituzione del capitale sociale in modo da garantire la continuità aziendale: “La conferma di un impegno serio, concreto, tangibile per assicurare un futuro alla Lupiae che è stato possibile mantenere grazie anche alla disponibilità assessori consiglieri e dirigenti comunali, che hanno rinunciato in tutto o in parte chi alle proprie indennità chi al premio di risultato”. Insomma, sottolinea il sindaco, ad oggi gli obblighi derivanti dalle convenzioni, dal Codice civile sono stati onorati, così come gli impegni politici sono stati adempiuti per garantire un percorso di sopravvivenza e risanamento della società: “Questo è un dato oggettivo non contestabile”, chiosa Salvemini che poi si sposta sul nodo della carenza di liquidità.

In questi mesi, ha assicurato, mai la società in nessun suo atto ufficiale o riunione tecnica, ha palesato il rischio di una crisi nell’ultimo quadrimestre dell’anno in corso. Questa sorpresa negativa sarebbe dovuta a questioni “strutturali che da anni affliggono la società: l’utilizzo della liquidità disponibile – ottenuta anche con il sistematico ricorso ad anticipo fatture - per il pagamento di debiti tributari e previdenziali presenti e passati che priva l’azienda di risorse adeguate al rispetto delle altre obbligazioni”. Alla luce di questa ricostruzione, per Salvemini, il mancato pagamento degli stipendi non può essere collegato alla trattative sulle convenzioni da rinnovare.

Il sindaco ha ribadito che il Comune è pronto a sottoscrivere subito il rinnovo fino al 2020 di quella relativa alla pulizia degli immobili, essendoci già il parere di congruità economica: in pratica nessun ente locale può affidare un servizio a una sua società a prezzi superiori a quelli di mercato. Senza quel parere, per legge, non ci può essere affidamento.

Il tema centrale nella prospettiva di Salvemini è la trasformazione del contratto “commercio e terziario” in “multiservizi”, senza la quale il parere di congruità non potrà essere rilasciato: “Sul punto voglio essere chiaro con voi e ripetervi quanto già dettovi: non c’è possibilità alcuna che Lupiae possa continuare ad applicare ai propri dipendenti un contratto che non è adeguato alla tipologia dei servizi resi. Il giusto richiamo ai diritti acquisiti non può divenire la rivendicazione di diritti intangibili che mette a rischio i posti di lavoro”. Su questo punto i sindacati si sono detti in totale disaccordo: in sostanza la trasformazione della tipologia comporta la perdita della quattordicesima mensilità.

Il nodo va comunque sciolto entro la fine di dicembre, termine entro il quale il consiglio comunale deve approvare il piano di risanamento senza il quale non ci può essere, sempre per legge, ricapitalizzazione. Il primo cittadino insiste su un aspetto: i tempi non consentono più agli organi politici la discrezionalità di una volta, la cronica sofferenza economica e finanziaria del Comune non permetterà più costanti iniezioni di capitale. Anche in questo caso il vincolo è normativo: la procedura pluriennale di riequilibrio che l’assise cittadina ha deliberato nell’ultima seduta impedisce “stanziamenti specifici destinati a copertura di nuove eventuali perdite”.

“Per affrontare tutto questo – si conclude così la lettera del sindaco - serve la capacità di immaginarsi in un tempo nuovo, che non potrà più essere l’identica ripetizione del passato. L’obiettivo è quello di continuare ad avere una Lupiae al servizio della città, ma a condizioni diverse dal passato in termini di tipologie contrattuali, servizi da garantire, corrispettivi da riconoscere. Per farlo dobbiamo dimostrare tutti fiducia reciproca, lealtà e consapevolezza del dato di realtà. Che sono certo non farete mancare”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il sindaco ai lavoratori della Lupiae: "Il contratto multiservizi è decisivo"

LeccePrima è in caricamento