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M5S contro il declassamento dell'ospedale Ferrari. Interrogazione al ministro

I parlamentari alla Lorenzin: "Il Ferrari, nato per diventare un presidio territoriale di eccellenza, sarà ancora in grado di erogare servizi validi per i cittadini?"

CASARANO – Prosegue la mobilitazione del Movimento 5 stelle in difesa dell’ospedale “Ferrari” di Casarano, declassato dal piano di riordino regionale a presidio di base, con relativa soppressione e trasferimento di interi reparti. Dopo il “mese per il Ferrari”, organizzato dagli attivisti locali, ad intervenire sono ora i parlamentari e i portavoce regionali, ben 13, che hanno firmato un'interrogazione rivolta al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

“La politica deve essere al servizio dell’ospedale e non il contrario”, tuonano gli esponenti del Movimento 5 stelle, convinti che il piano di riordino ospedaliero sia in contrasto con le direttive nazionali del decreto ministeriale 70 del 2015 e possa quindi ivelarsi “gravemente lesivo del diritto alla salute dei cittadini”.

Il testo dell’interrogazione, sottoscritto da Lezzi, Buccarella, Taverna, Cappelletti, Airola, Paglini, Martelli, Mangili, Moronese, Endrizzi, Puglia, Lucidi, Santangelo e Ciampolillo, ricostruisce in modo dettagliato le vicissitudini del Ferrari, passato da ospedale d’eccellenza sul territorio a presidio ospedaliero di base, con un massimo di 80 posti letto.

I parlamentari 5 stelle non sembrano convinti del criterio assunto nella decisione: “Adottando il criterio minimo, in quanto la Asl di Lecce ha una popolazione residente di circa 815 mila abitanti, si sarebbero potuti individuare 5 ospedali di primo livello e non 3, compresa una struttura privata accreditata”.

Il Ferrari, peraltro, è noto per il raggiungimento di alcuni livelli d’eccellenza: “L’ospedale è il primo per numero di prelievi di organi e tessuti, a scopo di trapianto terapeutico ed ha il primato in provincia anche per i risultati raggiunti dal centro di elettrofisiologia e cardiostimolazione, grazie anche all’attivazione del monitoraggio remoto (ovvero per via telematica) dei dispositivi impiantabili che ha garantito una riduzione delle visite non programmate, una riduzione degli accessi al pronto soccorso e un taglio della durata media delle ospedalizzazioni”.  

Tra le presunte incongruenze rilevate dai 5 stelle vi è il trasferimento dell’unità di neurologia verso un altro ospedale sprovvisto di risonanza magnetica. E i numeri raggiunti dal reparto sono interessanti: tra il 2014 e il 2015, infatti, sono stati eseguiti annualmente circa 500 esami di risonanza magnetica nucleare solo per i pazienti ricoverati in neurologia.

“L'esperienza acquisita e l'eccellenza raggiunta hanno inoltre reso l'ospedale di Casarano centro di riferimento della Puglia per l'esecuzione di indagini di risonanza magnetica nucleare in pazienti portatori di dispositivi cardiaci impiantabili, giungendo a rappresentare circa l'8 per cento di tutte le prestazioni eseguite annualmente in Italia”, si legge nell’interrogazione.

Non è trascurabile, poi, il "peso" culturale dell'ospedale conseguito grazie a centinaia di pubblicazioni su riviste scientifiche e relazioni in congressi nazionali e internazionali, partecipazione attiva a gruppi di studio e di ricerca e riconoscimento della qualità del lavoro svolto da parte di società scientifiche.

I parlamentari chiedono quindi al ministro di attivarsi per verificare “la coerenza della razionalizzazione dei servizi sanitari offerti nel territorio salentino, nonché se le riduzioni programmate per il “Ferrari” garantiscano la qualità dei servizi sanitari offerti alla cittadinanza”.

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