rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Statale Maglie - Otranto: per salvare gli ulivi in campo anche il Prefetto

Giuliana Perrotta ha incontrato le associazioni ambientaliste in vista del tavolo di lunedì con le amministrazioni interessate dall'opera. In Provincia acquisita la disponibilità di Minervino a impiegare 10 ettari di terreno

LECCE - Del destino di circa 5mila e 500 alberi di ulivo che insistono sui fondi espropriati per l'ampliamento della strada Maglie - Otranto, si è discusso questa mattina su due tavoli istituzionali, poco distanti uno dall'altro. A Palazzo dei Celestini, il Prefetto Giuliana Perrotta ha incontrato i rappresentanti di quattro associazioni ambientaliste, mentre nella sala giunta di Palazzo Adorno, il presidente Antonio Gabellone si è riunito con un delegato dell'Anas, i tecnici dell'ente e il sindaco di Minervino, Ettore Caroppo.

Da una parte sono emerse le rassicurazioni della rappresentante del governo nazionale, che si è confrontata con Wwf, Legambiente, Forum ambiente & salute e Italia Nostra: "L’incontro è stato un’utile occasione di conoscenza delle varie problematiche ambientali che potranno essere sollecitamente affrontate con il concorso di tutti, affinchè, per questa opera pubblica, di rilevante importo, che potrà assicurare l’immediato impiego di circa 300 lavoratori, che adesso gravano sul sistema degli ammortizzatori sociali, si possa realizzare una cantierizzazione virtuosa, in modo che la Maglie-Otranto possa divenire una strada parco, che attraversi il territorio rispettandone il contesto ambientale". Una strada al servizio della suggestione paesaggistica e non una ferita destinata magari ad allargarsi con la successiva individuazione di aree commerciali o di insediamenti di altro tipo.

gabellone_conferenza-2Dall'altra è venuta fuori la disponibilità del Comune di Minervino, piccolo centro tra Maglie e Otranto, ad ospitare su oltre 10 ettari di propria compentenza un numero considerevole - almeno mille - delle piante che saranno sradicate. Ricapitolando: 251 sono gli ulivi monumentali, protetti e garantiti dalla legge. Per altri mille e 500 sono state già avanzate richieste di "adozione" da parte di diverse amministrazioni comunali, per il cui espianto e trasporto sono state previste le risorse già nel capitolato di gara, circa 1 milione e mezzo di euro . Ne restano circa 3mila di ulivi che sembrano abbandonati al loro destino: non essendoci finanziamenti dietro l'angolo, sarebbero destinati all'abbattimento nonostante negli ultimi giorni si siano moltiplicate le disponibilità ad accogliere le piante.

Da quanto si è appreso al termine degli incontri di oggi, sarà su Anas che si concentreranno gli sforzi per salvare tutto il salvabile, mentre per altre opzioni pure immaginate, come l'accesso a fondi europei, i tempi appaiono inconciliabili con le esigenze della realtà e le lentezze della burocrazia.Lunedì sarà, per gli ulivi e non solo, un giorno importante perché il Prefetto ha convocato tutte le amministrazioni pubbliche interessate alla realizzazione dell'opera. L'obiettivo è di chiudere il cerchio, tenendo ben presente la necessità di far partire il cantiere quanto prima. Sullo sfondo, ma nemmeno tanto, c'è l'agitazione crescente degli edili del gruppo Palumbo, in cassa integrazione da tre anni e in attesa del via libera per ritornare a lavorare. Un'esigenza, quella occupazionale, che non può essere differito ancora a lungo come ha testiominato la recente manifestazione in città.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Statale Maglie - Otranto: per salvare gli ulivi in campo anche il Prefetto

LeccePrima è in caricamento