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Gasdotto, a Palazzo Chigi i sindaci ricevuti dai funzionari del governo

Una delegazione partita ieri sera dal Salento ha ottenuto un incontro per chiedere di riaprire una discussione politica sull'opera

ROMA – Una delegazione di amministratori dei comuni della provincia di Lecce è stata ricevuta oggi a Palazzo Chigi dal segretario generale della Presidenza del Consiglio e dal consigliere politico del premier, Claudio Gentiloni.

Il sindaco di Melendugno, Marco Potì, insieme ai colleghi di Vernole, Castrì, Calimera e Casarano (presente con un consigliere comunale), ha ripercorso la lunga opposizione al progetto di gasdotto Tap e subito dopo affermato la volontà univoca del territorio di diminuire la pressione di tipo ambientale sul territorio per arginare i possibili danni sanitari sulla popolazione, considerato che il dazio già piuttosto elevato in termini di alcune patologie tumorali.

Potì ha anche ribadito che non cederà alla proposta di compensazioni e che è comunque necessario tornare a discutere della questione dal punto di vista politico e non solo tecnico perché non è pensabile di proseguire i lavori con un territorio militarizzato anche per delle operazioni di carattere secondario, come l'espianto degli alberi, a fronte di una forte opposizione sociale. I funzionari del governo hanno ascoltato e preso nota: nei prossimi giorni si saprà se lo spiraglio che si è aperto con l'incontro di oggi potrà diventare qualcosa di più concreto.

A Roma ci è andato anche l’oncologo Giuseppe Serravezza, che ha condotto una sciopero della fame e della sete per dare forza alla richiesta di una riapertura della vertenza: “Siamo perfettamente consapevoli – ha dichiarato al termine della manifestazione - che questa battaglia sarà lunga e dura e che siamo solo agli inizi. Per quanto avvenuto oggi a Roma, ci è sembrato di intravedere motivi di speranza fino a ieri inesistenti. Ribadisco la necessità di aprire al più presto un tavolo di confronto tra governo e istituzioni locali e di un dialogo tra le parti politiche per il bene delle comunità del Salento. Auspico tanto buon senso e responsabilità da parte di tutti, pena una conflittualità sociale permanente che il Salento non può permettersi. Per quel che mi riguarda, conto già dalla prossima settimana di tornare al mio lavoro in ospedale, accanto ai pazienti. Naturalmente continuerò a seguire l’evolversi di questa vicenda che ritengo di fondamentale importanza per la salvaguardia della salute delle popolazioni salentine”.

Ad accogliere a Roma la delegazione partita dal Salento e composta da una ventina tra sindaci e loro delegati, oltre che da cittadini e attivisti della Lega Italiana contro i Tumori, c’erano alcuni esponenti politici, tra cui il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni e la senatrice del M5S Barbara Lezzi e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Spero che il governo comprenda che sindaci e presidente della Regione (che peraltro hanno nel loro programma della Puglia lo spostamento dell’approdo del Tap) sono qui in adempimento del dovere, non per un principio di contraddizione. Siamo qui per dar voce alle nostre comunità e continuare nel nostro modello di sviluppo che, con riferimento all’area dove il gasdotto deve arrivare, sarebbe contraddetto in una maniera mortale”.

“Questi sindaci – ha spiegato Emiliano - stanno facendo sforzi enormi per attirare turisti, per cambiare l’immagine delle loro terre, per renderle più accoglienti e per attrarre l’attenzione internazionale. L’aeroporto di Brindisi, che è al servizio di questo grande movimento turistico, sta registrando numeri enormi, sarebbe davvero pazzesco che la presenza di questo impianto stroncasse questo lavoro fatto non da oggi, ma da anni”.

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