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In centinaia a Torre Chianca per dire basta all'intolleranza e all'indifferenza

Buona partecipazione alla manifestazione indetta nella marina per rivendicare la strada del rispetto e della legalità. Ad una settimana dalla brutale aggressione al giovane africano da parte di due leccesi, la risposta delle associazioni e dei cittadini

TORRE CHIANCA (Lecce) - Hanno risposto in almeno 300 alla mobilitazione indetta da associazioni e movimenti antirazzisti dopo l'aggressione, avvenuta domenica scorsa nei pressi del lido La Cambusa, a Torre Chianca, ai danni di un giovane ambulante originario dell'Africa. Per quell'episodio due leccesi sono in carcere con l'accusa di tentato omicidio. 

La manifestazione, che è partita dalla torre appena fuori la marina leccese, si è conclusa proprio davanti allo stabilimento che, nella notte successiva all'aggressione che è stata interrotta dall'intervento in extremis di due persone che stavano assistendo al pestaggio, è stato oggetto di un'esplosione che ha arrecato seri danni ad alcune strutture: l'ipotesi sulla quale sono al lavoro gli inquirenti è che si sia trattato di una ritorsione per l'intervento della polizia, accorsa sul posto dopo una segnalazione telefonica. 

Presenti rappresentanti istituzionali, come l'assessore all'Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido, il deputato del Pd Salvatore Capone, i consiglieri Carlo Salvemini, Paolo Foresio e Antonio Rotundo e molti altri. In prima linea gli esponenti delle associazioni che nei giorni scorsi hanno voluto ribadire la necessità di scendere in strada per opporsi alla deriva dell'intolleranza e dell'indifferenza. Uno striscione di circa 50 metri, con i colori della bandiera della pace, ha segnato l'intero percorso. 

I volti del corteo nella marina leccese

Don Raffaele Bruno ha ricordato come, ancora oggi, il nostro territorio sia caratterizzato da contesti di sfruttamento e marginalità sociale, con riferimento alla difficile situazione dei lavoratori stagionali della raccolta dei pomodori e delle angurie: uno di loro, originario del Suda, ha perso la vita nelle scorse settimane mentre era intento a svolgere la sua mansione in una giornata afosa. 

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