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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Manni: "Sul caso Asl la Poli Bortone fa autogol"

Il consigliere regionale di Rifondazione torna sul caso degli infermieri del "Fazzi", nominati per sei mesi capisala in assenza dei titolari, e bacchetta il sindaco: "Forse non conosce la legge?"

Sul caso dell'ospedale "Vito Fazzi", interviene il consigliere regionale di Rifondazione comunista Piero Manni. Che dopo le bacchettate della Poli alla Asl, bacchetta a sua volta il primo cittadino. "Al "Vito Fazzi" un certo numero di infermieri professionali vengono adibiti per sei mesi alla mansione superiore di capisala, in assenza di capisala titolari - scrive Manni, ricordando la vicenda - alla scadenza, vengono confermati ancora per sei mesi; alla seconda scadenza, non essendoci ancora i titolari, vengono sostituiti da altri infermieri professionali".

"Apriti cielo. La sindaca Poli - continua -, che non perde mai l'occasione di star zitta, accusa la dirigenza dell'Asl di creare caos nell'ospedale. Invece, la dirigenza dell'Asl ha agito correttamente e nel rispetto delle leggi; infatti, il decreto legislativo numero 165 del 2001, all'articolo 52 prevede che un dipendente pubblico ‘può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici'".

"Qual è la ragione della legge? Evitare - spiega il consigliere di Rifondazione - che l'accesso alle mansioni superiori avvenga non per concorso, come è giusto, bensì con criteri clientelari: oggi ti nomino il dipendente amico ad una qualifica superiore, e poi continuo a confermarlo senza bandire il concorso, e poi alla fine una qualche sanatoria farà diventare il mio amico, dirigente titolare".

"La sindaca Poli ignora la legge? Non lo credo possibile, considerata la sua esperienza di legislatrice e di amministratrice; più semplicemente - prosegue, con una punta di sarcasmo -, lei è abituata a favorire gli amici e gli amici degli amici ignorando le leggi. Inoltre, in questo caso, cavalcando confusamente la protesta puntava anche al risultato di mettere in cattiva luce la dirigenza dell'Asl".

"Brava la sindaca - conclude Manni -, un ottimo voto in promozione della propria immagine: peccato che questa volta abbia fatto autogol".

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