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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Verde incolto e siepi sporgenti: quando l'incuria danneggia i diversamente abili

Oltre alle barriere architettoniche, di cui Lecce è piena, ci sono anche rami e cespugli a complicare e non poco la quotidianità di persone con diversa abilità. Ecco allora il senso della campagna di sensibilizzazione presentata dall'assessorato all'Ambiente del Comune

LECCE – A complicare la mobilità delle persone diversamente abili non ci sono solo le barriere architettoniche, di cui Lecce è disseminata: pali piantati senza alcuna premura, marciapiedi di altezze esorbitanti e di minima larghezza. Elementi che il nostro occhio è abituato a guardare con maggiore attenzione negli ultimi anni grazie alle numerose e insistenti campagne di sensibilizzazione alle quali, a dire il vero, non sempre fanno seguito interventi che poi sarebbero solo di adeguamento alle norme.

Quello che, pur visibile, sfugge invece spesso alla riflessione, è il danno che può procurare la mancata manutenzione del verde, nelle abitazioni private ma anche nelle aree pubbliche. Le piante non potate e le siepi sporgenti possono infatti creare problemi non indifferenti alle persone che convivono con forme di disabilità: basti pensare ai non vedenti che, come punto di riferimento, hanno le parti solide e che non sono in grado di accorgersi della presenza di un ramo, magari all’altezza del viso.

Per riportare l’attenzione su questi che non sono dettagli poi secondari si è svolta questa mattina una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore all’Ambiente, Andrea Guido, e i rappresentanti della associazioni “Asd Lupus 2014”, “Oltre il vento”, “Uisp” e “Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti”. Tutti insieme hanno firmato una lettera che verrà recapitata ai cittadini leccesi per spingerli da una tempestiva manutenzione del verde. Allo scopo è staro realizzato anche un video (clicca qui per vederlo).

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