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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Operaio che denunciò smaltimento illecito e sindaco Stomeo ambientalisti dell'anno

"Premio Luisa Minazzi 2013" di Legambiente a due pugliesi: primo posto all'operaio di Conversano che è stato lincenziato per aver svelato lo smaltimento illecito in discarica facendo aprire un'indagine. Menzione speciale a l primo cittadino di Melpignano su energia pulita e nuova occupazione

BARI – Un premio per il coraggio, che è costato a un operaio di Conversano, in provincia di Bari, persino il posto di lavoro, ma che ha permesso alla magistratura di aprire un’inchiesta, e una menzione speciale per un sindaco salentino, Ivan Stomeo: da primo cittadino di Melpignano, è stato riconosciuto l’impegno per lo sviluppo di opere di energia alternativa. 

S’è svolto a Bari la VII edizione del “Premio Luisa Minazzi-Ambientalista 2013”, all’insegna di quello che può essere uno slogan valido per tutte le stagioni: “L’Italia può e deve ricominciare dalla legalità”. Il premio è intitolato all’attivista di Casale Monferrato (Alessandria) scomparsa nel 2010, tra le fondatrici del circolo locale di Legambiente e assessore comunale all'ambiente, che ha difeso i diritti delle persone esposte all’amianto. 

L’esempio, però, quest’anno sembra arrivare dal Sud. E in particolare dalla Puglia. Domenico Lestingi è stato nominato ambientalista dell’anno 2013, per il coraggio nel denunciare lo smaltimento irregolare di rifiuti nelle campagne di Conversano, dove lavorava come operaio di una discarica. 

Il 27 marzo del 2012 con una ruspa iniziò a scavare nei terreni agricoli di una zona in cui sapeva che erano stati seppelliti illegalmente diversi rifiuti. Da lì, un’indagine con l’ipotesi di disastro ambientale per la discarica sita in Contrada Martucci. Ma anche la sua odissea. Da allora è stato ovviamente allontanato. Ed è ancora disoccupato. 

“Il suo coraggio, la sua generosità e il senso del bene comune sono stati premiati da quasi mille persone che hanno votato per Lestingi riconoscendogli una dote importante, quella di credere nei propri ideali e di sapersi esporre in prima persona per affermarli”, spiegano Vittorio Cogliati Dezza e Francesco Tarantini, rispettivamente presidente nazionale di Legambiente e presidente di Legambiente Puglia. 
“Quando ho saputo di aver vinto il Premio Minazzi - dice Domenico Lestingi - mi sono commosso, questo riconoscimento ha un valore unico per me. Rappresenta il momento di riscatto dopo un lungo periodo di difficoltà, legato per di più alla perdita di credibilità di fronte alla mia famiglia e alle persone che, in tempi non sospetti, non credevo a quello che dicevo loro”. 

“Per questo ho deciso di prendere una ruspa e scavare, volevo far luce sulla verità dimostrando che tutto ciò che avevo visto con i miei occhi era vero. Volevo farlo sapere a tutti affinché si mettesse la parola fine a comportamenti illeciti e rischiosi per la salute di tutti”, ha detto.  Concludendo: “Bisogna essere sinceri e leali, questo basta. Se tutti lo fossimo vivremmo meglio”. 

Il secondo posto del Premio Luisa Minazzi fa invece lustro al Salento. E’ andato al sindaco di Melpignano Ivan Stomeo, al quale è stata conferita una menzione speciale per aver promosso una cooperativa di comunità grazie alla quale sono stati installati trentatré tetti fotovoltaici che forniscono energia ai cittadini, lasciando guadagni in eccessi a opere di pubblica utilità. 

I cittadini del piccolo centro ellefono, costituitisi in una comunità cooperativa a responsabilità limitata il 18 luglio 2011, hanno dato avvio, caso unico in tutta Italia, alla realizzazione di una rete diffusa di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati del territorio comunale, favorendo lo sviluppo di una nuova forma di gestione dei servizi pubblici e di nuove opportunità d lavoro. 

L'idea prevede che l’utile ricavato dalla produzione di energia residua al consumo del fabbisogno domestico sia ridistribuito in due modi: “utilizzato” per garantire servizi necessari al benessere della comunità, come la sistemazione di piazze, strade, marciapiedi, parchi urbani, o per garantire nuova occupazione, tramite ad esempio, la gestione di mense, manutenzione del verde, stradale.

“Il Premio Ambientalista dell’anno ha come unico obiettivo quello di raccontare storie in grado di restituire speranza, mostrare un’Italia capace e sensibile, stimolare la partecipazione al cambiamento” concludono Cogliati Dezza e Tarantini. E l’atto di coraggio dell’operaio di Conversano e l’idea lanciata a Melpignano ne rappresentano un esempio concreto. 

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