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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Pietanze scadenti e disservizi, genitori contro la mensa scolastica

A Copertino, genitori sul piede di guerra per la cattiva gestione delle mense nel terzo istituto comprensivo: lettera all'ufficio scolastico provinciale e agli enti preposti. Alba Nuova: "Questione delicata. Servirebbe commissione"

COPERTINO - Un argomento “caldo” e particolarmente sentito ad ogni latitudine: il tema della mensa scolastica è al centro delle attenzioni di molti genitori, che si trovano spesso a dover combattere con la scarsa qualità dei cibi offerti e col rispetto delle norme igieniche, a discapito dell’incolumità dei propri bambini. Accade anche a Copertino, dove Alba Nuova, attraverso la voce della consigliera di opposizione, Laura Alemanno, rende note le ripetute lamentele avanzate dai genitori alle autorità competenti sull’argomento, per le quali non sono mai state date “risposte soddisfacenti”. “L'esasperazione e la preoccupazione per la situazione riscontrata nelle mense dei loro bambini – spiega Alemanno -, ha portato quindi alcuni genitori a mettere tutto nero su bianco inviando una dura lettera a chi, si spera, sorvegli e tuteli la salute dei figli denunciando quanto avviene nella loro scuola”.

Nel testo indirizzato al sindaco, Giuseppe Rosafio, al Dipartimento d’igiene, al dirigente scolastico del 3° istituto comprensivo e all’Ufficio scolastico provinciale del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca di Lecce, i genitori del secondo e del terzo istituto comprensivo hanno avuto modo di constatare diversi disservizi nel servizio mensa offerto nella scuola dei loro bambini: dalle pietanze somministrate di qualità scadente, che non presentano adeguata cottura e non sono sufficienti per tutti i bambini, al luogo delle consumazione per circa 150 alunni, dentro il refettorio, la cui struttura e attrezzatura (tavoli e sedie) sono inadeguate ai bambini i quali, usufruendone, mettono a repentaglio la loro incolumità. Inoltre, non sono state rispettate le prescrizioni relative ai bambini intolleranti (somministrazione di carne con uovo a soggetto intollerante all’uovo e mancata somministrazione di adeguati alimenti a bambino celiaco); l’alimentazione non appare bilanciata. “Ritengo – afferma la Alemanno - che su argomenti di tal tipo occorra quanto mai serietà e determinazione nell'affrontarli e risolverli, oltre ad un controllo serrato su tutte le procedure. A tal proposito sarebbe opportuno sapere se l'amministrazione Rosafio ha richiesto l'intervento dell'Asl per effettuare i dovuti controlli di qualità del cibo e quali sono stati gli esiti. Qualora ciò non fosse avvenuto, sarebbe l'ennesima dimostrazione della superficialità e dell'approssimazione dei nostri amministratori, che non riescono a tutelare la posizione del Comune e dei suoi cittadini”.

laura-2Il Comune di Copertino ha sottoscritto un contratto con l'attuale società di gestione della mensa, col dovere di controllare che le clausole in esso contenute e lo stesso capitolato d'appalto, vengano rispettati in ogni suo punto: “Mi chiedo – aggiunge - per quale motivo l'amministrazione Rosafio non abbia pensato, preventivamente, di attuare un controllo sulla qualità degli alimenti somministrati quotidianamente ai bambini e sul rispetto delle norme igienico sanitarie. Sarebbe stato sufficiente provvedere alla costituzione della Commissione mensa, con la quale i genitori degli alunni sono chiamati a partecipare direttamente al controllo del servizio”. La Commissione mensa avrebbe il compito di controllare che vengano rispettate tutte le clausole contrattuali riferite al servizio mensa (contratti d’appalto e/o di fornitura) e che sia correttamente applicata la normativa igienico-sanitaria; potrebbe inoltre osservare e “misurare” il grado di soddisfazione dei bambini, valutando, con delle apposite schede, se il servizio risponde alle loro esigenze sia dal punto di vista nutrizionale sia da quello educativo: “Invece – puntualizza la Alemanno -, a Copertino, tutto ciò non esiste”.

“I genitori si sono sfogati con noi – prosegue -, esasperati per il protrarsi di una situazione insostenibile e preoccupante per la salute dei loro bambini. L'unica cosa che sono riusciti a capire è che i locali dove i bambini mangiano tutti i giorni non sono adeguati per ospitarli tutti insieme. Per questo l'amministrazione ha avanzato due soluzioni, a dir poco discutibili, che hanno fatto scatenare l'ira dei genitori. La prima è far mangiare i bambini nel refettorio (considerato non a norma) in due turni; questo comporterebbe che il secondo pasto sarebbe servito freddo. La seconda, farli mangiare in classe (opzione assolutamente non consentita dall' ufficio igiene) con l'aggravio per il dirigente scolastico di assunzione totale della responsabilità”. Alemanno chiarisce come la questione sia delicata, tant'è che il ministero della Sanità se n’è occupato a livello nazionale e il frutto di questo impegno sia stata la redazione di un documento unico, che presenta le nuove linee guida per chi gestisce le mense nelle strutture scolastiche di tutta Italia: “Si tratta – asserisce - della prima volta che il ministero produce un vademecum di questo tipo, e il provvedimento si è reso necessario a seguito di una serie di indagini portate avanti nelle scuole. A questo punto, mi auguro che il sindaco affronti con determinazione il problema, ricordando a tutti che con la salute, soprattutto dei bambini, non si può e non si deve transigere ma agire tempestivamente usando testa e cuore”.

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