Mercato coperto a Cavallino, dalla possibile inaugurazione al nuovo cantiere

CAVALLINO – Un mercato coperto che non parte e torna ad essere un cantiere aperto. Capita a Cavallino e il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà non può evidenziare quello che ritiene un vero e proprio “mistero di questa amministrazione”. Indice puntato, dunque, contro il governo Lombardi a cui il responsabile della sezione cittadina dei vendoliani, Pierluigi Luperto, chiede: “Sbagli di progettazione che non sono leciti sapere? O magari in tempo di crisi l'amministrazione ha pensato che con il ‘fabbrica e sfabbrica’ non si perda solo tempo ma si possono allungare le ore di lavoro alle imprese esecutrici dei lavori?”.

Il nuovo mercato coperto di Cavallino, rientrante nel piano regionale sulla riqualificazione delle periferie, in teoria, doveva essere già in funzione. Ma l’anomalia, sottolineata da SeL, sta nel fatto che, che dopo l’ultimazione del plesso e la imminente cerimonia d'inaugurazione, sia diventato teatro di “pesanti modifiche strutturali, tra il silenzio assoluto da parte di tutti, a iniziare dall'amministrazione che fa e disfà a proprio piacimento, senza nessuna informazione”.

“Sul cantiere manca – spiegano - anche il comune cartello che si trova in ogni cantiere. Ma a Cavallino non'è dato sapere”. E per SeL sarebbe interessante conoscere nel dettaglio cosa stia accedendo, in quanto s’ipotizza la spesa “di fior di quattrini pubblici”. Per questo, SeL domanda se il finanziamento ricevuto dalla Regione Puglia sia sufficiente a coprire le ulteriori modifiche o se queste siano a carico dell'amministrazione, e come mai si sia arrivati a questo: “Sbaglio di progettazione – concludono - o di normative non rispettate? E se di sbaglio si tratta è giusto che a pagare siano sempre e solo i cittadini?”.