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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica San Cesario di Lecce

Miasmi dalle discariche di Cavallino. La polemica diventa “politica”

L’opposizione a San Cesario giudica tardivo l’intervento del sindaco Andrea Romano: “Si rende ridicolo. È grazie alle omissioni delle giunte di cui ha fatto parte se sorgono due discariche in prossimità del centro abitato”

SAN CESARIO – Le polemiche sui miasmi provenienti da Cavallino e che si riversano nei paesi limitrofi non si spengono, anzi generano nuove evoluzioni, tutte “politiche”. A San Cesario di Lecce, il Comune che, attraverso il primo cittadino, ha alzato la voce contro lo stato di cose, i consiglieri di opposizione, Fernando Coppola e Massimo Liaci, puntano il dito proprio contro Andrea Romano.

“La sfacciataggine del sindaco Romano – affermano in una nota - sulla vicenda dei miasmi provenienti dalle discariche Guarini e Mate tocca davvero il limite del ridicolo. Perché Romano non si è ribellato quando, mentre era assessore di San Cesario, non solo una prima discarica, ma anche la seconda veniva realizzata a poche centinaia di metri al centro abitato del paese?”.

“Ha dimenticato Romano – proseguono – che, come a tutti noto, è proprio grazie alla colpevole, e non sappiamo quanto in buona fede, inerzia delle sue amministrazioni che ben due discariche sono state realizzate sotto il naso dei cittadini di San Cesario?”.

Dall’opposizione giudicano “misero” e “stucchevole” poi il “tentativo di Romano di scaricare su un altro ente le responsabilità”: “ Sono anni – dichiarano - che come consiglieri di opposizione chiediamo a chi amministra il nostro Comune (e Romano lo amministra da ben 15 anni!) di porre in essere una vera e seria attività di ispezione e di controllo sull’attività della discarica, di ridurre il suo impatto sui cittadini di San Cesario, di disporre dei controlli sullo stato dell’aria per verificare la eventuale pericolosità dei miasmi provenienti dalle discariche”.

Nulla di tutto ciò – puntualizzano - è stato fatto; per anni! Romano e le sue maggioranze di sinistra in questi anni sono stati sordi a tutte queste richieste; e adesso che fa, ‘si ribella’?! ‘Ma ci faccia il piacere!’, avrebbe detto Totò. Visto che chi governa San Cesario è stato ed è sordo ai problemi e alle richieste dei cittadini sapendo solo fare marketing e propaganda, abbiamo deciso di chiedere alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce di intervenire per verificare realmente la nocività delle esalazioni, cercare eventuali responsabilità e interrompere l’avvelenamento del paese”.

“Per questo – concludono - nei prossimi giorni depositeremo un dettagliato esposto”.

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