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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Trasparenza e legalità in Comune, botta e risposta tra Mignone e Guido

L'attuale assessore all'Ambiente duella con il consigliere di minoranza, che nella precedente giunta aveva le stesse deleghe

LECCE – Botta e risposta via social tra l’attuale assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Carlo Mignone, e Andrea Guido, che aveva le stesse deleghe nella giunta Perrone e che ora è consigliere di minoranza.

Il primo ha inserito sul proprio profilo di facebook la seguente dichiarazione: “Sarebbe il caso che dopo l’apertura delle finestre facessimo entrare una rappresentanza dei cittadini nel palazzo basterebbe una settimana per perché ciascuno di loro avesse precisa l’idea della monnezza ivi trovata racchiusa”.

Il secondo ha subito risposto, sullo stesso canale: “Diffido l’assessore Mignone a circostanziare fatti ed eventuali responsabilità in modo tale da far comprendere ai cittadini la fondatezza delle sue accuse. Questo affinché io da ex assessore alle Politiche Ambientali, possa prendere opportune azioni a difesa del mio operato e di quello dell’amministrazione di cui facevo parte”.

Assessore e consigliere di minoranza nei giorni scorsi avevano avuto modo di scontrarsi verbalmente sulla nomina dei componenti della commissione per la valutazione ambientale strategica, un organismo comunale integrato da professionisti di diverse discipline scelti sulla base di punteggi attribuiti per titoli ed esperienze lavorative. Si riunisce poche volte l’anno e per i componenti è previsto un gettone di presenza di circa 50 euro.

La presenza di due fratelli (il secondo selezionato dopo un secondo avviso visto che dopo il primo non erano arrivate sufficienti candidature), ha scatenato una sorta di accusa di parentopoli da parte di Guido. L’assessore Mignone ha replicato sostenendo la legittimità della procedura, escludendo ogni discrezionalità, e ha invitato il consigliere a indicare la norma che si ritiene violata dichiarandosi pronto, in quel caso, a procedere al ritiro in autotutela alla sostituzione delle nomine: “A differenza di quanto avveniva in passato a titolo solo esemplificativo con il bando per l’assegnazione delle case popolari, la tutela di trasparenza e legalità viene prima di tutto per questa amministrazione”.

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