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Minerva torna a Palazzo. Piro e Pepe nomi “caldi” per la nuova giunta

Dopo la proclamazione del sindaco nuove ipotesi per l’esecutivo. I giovani puntano su Cuppone. Per la Forza del Cuore la più suffragata delle donne o Valentina Murra. I Popolari al bivio: un tecnico o il consigliere uscente. Le quota rosa possono rimescolare le carte

GALLIPOLI - Torna a palazzo di città Stefano Minerva e si riprende la fascia di primo cittadino per dare ufficialmente avvio al suo secondo mandato. L’atto di proclamazione al cospetto della commissione elettorale centrale, presieduta dal giudice Michele Toriello, si è svolta nel pomeriggio di ieri nella sala riunioni della palazzina comunale di via Pavia.

Minerva è stato proclamato sindaco per il mandato 2021-2026, dopo il successo elettorale delle elezioni del 3 e 4 ottobre dove ha centrato la vittoria, al primo turno, incamerando il 67 per cento delle preferenze e superando la concocorrenza di Flavio Fasano e Luca Murra.   

“È un grande onore indossare di nuovo questa fascia che rappresenta la storia di una città importante come Gallipoli” ha commentato subito dopo la proclamazione il neo sindaco, “sono stati cinque anni di impegno duro, ma proficuo e i gallipolini hanno premiato il nostro modo di lavorare e di essere. Siamo stati premiati con un largo consenso, abbiamo provato a raccontare la visione di una città unita. Ora ripartiamo con l’entusiasmo di sempre” ha aggiunto Minerva, “con la passione che accompagna noi ragazzi di questo territorio, nella consapevolezza che ci aspettano sfide ambiziose. Ci sono tanto traguardi importanti da dover raggiungere, faremo passi da gigante e miglioreremo la città. Quello di oggi è un momento storico per la nostra comunità, siamo consapevoli di essere parte di questa storia che continueremo a scrivere”.

Dopo aver dispensato ringraziamenti e i nuovi auspici ora per la nuova amministrazione del Minerva-bis c’è subito da rimboccarsi le maniche e approntare la nuova programmazione. Partendo da varo della nuova giunta comunale per la quale c’è ancora da attendere la quadratura del cerchio interno delle compagini della coalizione che compongono la nuova maggioranza.

In molti casi liste e movimenti devono ancora effettuare il loro briefing post-elettorale e porre la rosa ufficiale dei nominativi dai quali il sindaco potrà attingere per la composizione del nuovo esecutivo. E non è esclusa anche una scelta di un esecutivo “tecnico”.  

Le ipotesi per la nuova Giunta

Nei prossimi giorni sarà la volta della proclamazione dei consiglieri eletti ed entro venti giorni del primo consiglio comunale. Mentre sul fronte della nomina della nuova giunta c’è ancora da attendere. Incontri e confronti sono già sta avviati e ad inizio settimana il primo cittadino farà il punto con gli eletti.

Gli assessori da nominare sono cinque e il criterio di partenza è quello delle indicazioni delle prime cinque liste con più preferenze. I primi assessori che comporranno il nuovo esecutivo faranno quindi rifermento alle liste dei Giovani con Minerva e di Agire Insieme con Minerva che contano due consiglieri eletti a testa.

La lista Giovani con Minerva sembra intenzionata a confermare l’indicazione della prima ora di Riccardo Cuppone quale assessore di riferimento.

Tra le ipotesi in campo quella che vedrebbe un ruolo nella nuova squadra di governo del presidente del consiglio comunale uscente, Rosario Solidoro, con la civica Agire Insieme, legata ad Antonio Raone. Ma se Solidoro, come sembra, opterà per mantenere il posto tra gli scranni del consiglio (insieme all’altro consigliere eletto, Mino Nazaro), le strade per un incarico assessorile potrebbero riguardare il primo dei non eletti, Gianluca Caiffa o l’avvocato Fabrizio Ferilli.

Nella terza forza politica della città, i Popolari per Gallipoli, si cerca la convergenza per l’indicazione del proprio assessore. Se Silvio Cataldi, consigliere eletto, resterà in assise, come sembra prediligere, si cercherà una sintesi per il nome da indicare e per il quale sarà risolutiva anche la posizione dei referenti provinciali Salvatore Ruggeri e Sebastiano Leo.

La scelta naturale del gruppo porterebbe al primo dei non eletti, e consigliere uscente, Vincenzo Piro, al quale ora anche l’assessore uscente Angelo Mita sarebbe propenso a fare strada. Ma non tramontano l’indicazione tecnica o un ragionamento su una quota rosa che potrebbe portare a Teresa Chianella.

Il candidato più suffragato della civica La Forza del Cuore, Giancarlo Padovano (408 voti), dovrebbe rimanere saldo tra i banchi dell’assise e l’assessore di riferimento dovrebbe quindi essere una donna nell’ambito del bilanciamento delle pari opportunità da rispettare: in lizza la candidata più suffragata di tutte le liste, Serena Pepe, ma una scelta più tecnica che politica porterebbe anche ad una indicazione di Valentina Murra.

In quota Pd-Democratici, con il consigliere eletto Tony Piteo, si dovrebbe convergere per l’indicazione della presidenza del consiglio, mentre per la civica Grande Gallipoli, l’alternanza dovrebbe essere garantita con la nomina di Cosimo Giungato o del consigliere eletto Corrado Venneri (che lascerebbe così il posto allo stesso Giungato in seno all’assise) solo se già coperte le quote rosa, altrimenti l’assessore della lista dovrebbe essere una donna.

Anche incarichi di sottogoverno, come la nuova presidenza dell’Ente Parco, potrebbero poi, successivamente, tornare utili per contemperare gli equilibri tra le liste più suffragate della coalizione del Minerva-bis.

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