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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Case del centro storico inserite nel piano delle alienazioni: minoranza incalza

Il capogruppo del Pd, Paolo Foresio, e il consigliere dell'Udc Luigi Melica lamentano le risposte evasive dell'assessore Attilio Monosi sulla questione sollevata sabato scorso. Gli immobili, passati gratuitamente dal demanio al Comune, sono vincolati da destinazione sociale

LECCE – La minoranza consiliare rilancia la questione degli immobili del centro storico inseriti dall’amministrazione comunale nel piano delle alienazioni.

Il punto è stato sollevato nel corso di una conferenza stampa del Partito Democratico, sabato scorso. Bisogna specificare, per comprendere il contesto, che si tratta di case che nel 2013 il Comune ha rilevato gratuitamente dal demanio, cui viene poi devoluto il 25 per cento della vendita.

La ratio della legge vuole che, in cambio del passaggio dal patrimonio dello Stato a quello Comunale, si utilizzino gli immobili con finalità pubbliche e sociali.

Circostanza, quest’ultima, che non sarebbe stata affatto prevista da Palazzo Carafa. Tra l’altro, sostiene la minoranza, i 33 immobili in questione non compaiono nemmeno nell’elenco che la Regione Puglia avrebbe dovuto autorizzare e non ha mai autorizzato. Per l’assessore al Patrimonio, con delega alle Politiche abitative, Attilio Monosi, non ci sarebbero state procedure anomale e il caso sollevato dalla minoranza sarebbe il classico polverone: dopo un intervento manutentivo anche le case del centro storico saranno destinate allo scorrimento delle graduatorie per l’assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica.

Per il capogruppo del Pd, Paolo Foresio, “Monosi è un maestro nel rigirare le frittate, in modo da non affrontare mai di petto le questioni scottanti. Noi sosteniamo, carte alla mano, che le case del centro storico vengono vendute a non inquilini e, comunque, non a chi possiede i requisiti per acquisire un alloggio di edilizia popolare, secondo le disposizioni di legge, e lui risponde dicendo che la vendita degli alloggi agli occupanti è un punto strategico del programma di questa amministrazione”.

Il consigliere comunale dell’Udc, Luigi Melica, ritiene che Monosi stia "giocando con il fuoco" e va oltre: almeno un immobile, sito nel rione della Giravolte, sarebbe stato già venduto per 72mila euro, a base d'asta. “Ebbene – si domanda il consigliere comunale - a chi è stato venduto tale alloggio? E’ legittima tale vendita? Ovviamente non lo è se non è autorizzata dalla Regione, e, comunque, non lo sarebbe anche se fosse inserita nell'elenco autorizzato in quanto sembra sia stata venduta a chi non ha i requisiti di reddito di cui alla legge numero 560 del 1993”.

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