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Venerdì, 29 Marzo 2024
I chiarimenti dell'assessora al Welfare

Monumento dei Caduti, la manifestazione di Mrs: “Basta degrado”

Al sit-in di questa mattina, in piazza Unità d’Italia, a Lecce, il presidente Paolo Pagliaro: “Immondezzaio, necessario ridare dignità ai luoghi e alle persone". Miglietta: "Siamo vigili"

LECCE - Si è tenuto questa mattina il sit-in del Movimento Regione Salento in piazza Unità d’Italia, a Lecce, presso il monumento dei caduti, per richiamare l’attenzione di cittadini e amministratori sulle problematiche che riguardano questa area.  

“La piazza è oramai adibita a dormitorio, latrina a cielo aperto e immondezzaio senza vincoli. È un problema articolato, contraddistinto in primo luogo dalle condizioni di vita delle persone senza fissa dimora che hanno trovato un alloggio di fortuna nei dintorni dell’ormai, purtroppo, fatiscente casa del mutilato” hanno denunciato il presidente del Movimento, il consigliere regionale, Paolo Pagliaro, e il coordinatore cittadino di Lecce, Giancarlo Capoccia, oltre al coordinatore regionale Pierpaolo Signore, al coordinatore provinciale Francesco Viva.

“È giunta l’ora di affrontare un problema serio che in questa città viene sottovalutato dall’amministrazione comunale. Purtroppo, la questione non riguarda soltanto il decoro urbano così come si vuol far passare ma la ferita è più profonda perché interessa vite umane, gente senza tetto costretta a vivere a cielo aperto ad arrabattarsi alla meno peggio e quindi diventa normale sporcare e far diventare latrine tutti i luoghi”, ha tuonato il presidente Pagliaro.

Che ha aggiunto: “Oggi troviamo questo luogo più o meno pulito ma le immagini dei giorni scorsi parlano chiaro; ovviamente è giusto che si facciano lavori extra con l’idropulitrice ma i servizi sociali, i servizi di Salute Mentale dell’ASL di Lecce dove sono? Nel 2022 dobbiamo ancora lasciare, così, senza controllo, abbandonati alla loro sorte tanti senzatetto, migranti irregolari, clochard, persone ai margini della società? Questa è la risposta che dobbiamo dare alla città. Perché questa amministrazione deve aspettare sempre che qualcuno accenda un faro di attenzione sui problemi per intervenire? Nei mesi scorsi abbiamo segnalato la situazione pericolosa dell’immobile di via San Pietro in Lama, fatiscente ed abitato da irregolari e clochard, proprio lì risiedeva l’uomo che aveva aggredito per rapinarlo il madonnaro Leonardo Vitale, poi morto. Solo dopo il nostro intervento fu eseguito lo sgombero e la messa in sicurezza dell'immobile. Così come accadde nell’immobile ex Galateo messo in sicurezza dopo aver effettuato lo sgombero, anche lì accadde tutto dopo il nostro intervento".

Al termine del suo intervento, il presidente ha chiesto venga riposta la massima attenzione alla zona, pensando a soluzioni per per i senza tetto, per gli irregolari: “Non possiamo chiudere gli occhi e far finta di nulla, basta buonismo sterile, noi non siamo buonisti, noi siamo buoni e questa nostra bontà la vogliamo mettere a disposizione della collettività e del bene comune, la vogliamo mettere a disposizione del futuro dei nostri figli e non vogliamo lasciare un mondo, in questo caso una città, nel degrado, nella sporcizia e nell’incertezza, non vogliamo gente costretta a vivere sui cartoni, noi chiediamo ordine e pulizia per ogni luogo e giustizia sociale per tutte le persone”.

Il sit-in di Mrs in piazza Unità d'Italia, a Lecce

A fare da eco a Pagliaro, il coordinatore cittadino Giancarlo Capoccia: “È inaccettabile che esistano persone ridotte a vivere in queste condizioni. Siamo consapevoli che si tratta di un problema estremamente complesso e di difficile soluzione, caratterizzato dalla specificità di ogni condizione umana in gioco ma, allo stesso tempo, pensiamo che fino ad ora il nostro sistema pubblico di tutela sociale e sanitaria non abbia fatto tutto quanto possibile per risolverlo al meglio. È necessario che tutte le parti coinvolte nella questione, ognuna per le proprie competenze, si attivino meglio di come hanno fatto fino ad ora e lo facciano in stretto coordinamento. Siamo convinti che la soluzione del problema non possa che passare dalla restituzione della dignità minima di vita dovuta ad ogni essere umano alle persone che ora bivaccano in piazza Unità d’Italia”.

Secondo Capoccia, inoltre, è inutile la proposta fatta a queste persone di un alloggio presso il centro Masseria Ghermi, poiché si tratterebbe di una vera e propria ghettizzazione che potrebbe avere un senso nel caso dei rifugiati, la cui condizione rende certamente accettabile un periodo di soggiorno in quel tipo di centri, in attesa dello svolgimento dell’iter previsto: “Per queste persone che soffrono di problemi ben diversi, le quali si sono già allontanate, psicologicamente, dalla nostra società, non si farebbe altro che aumentare questa distanza anziché ridurla attraverso un processo di reintegrazione. In questo senso recuperare un alloggio è certamente importante e necessario, ma lo è molto di più recuperare la situazione di sofferenza psicologica delle persone coinvolte. Solo da qui può partire la vera soluzione del problema, diversamente lo si sposterà, anzi per essere più precisi si sposteranno gli esseri umani da un’altra parte, rendendolo meno visibile; una soluzione che non ci piace. Chiediamo che Lecce si distingua nell'affrontare questo problema, trovando una soluzione reale”.

Replica l’assessore Miglietta: “Siamo vigili”

A seguito del sit-in di sensibilizzazione organizzato dal Movimento Regione Salento in Piazza Italia, l’assessora al Welfare del Comune di Lecce, Silvia Miglietta, ha inteso fare delle precisazione sulla situazione.  

“Grazie ai suoi funzionari, alle assistenti sociali e al supporto fondamentale delle associazioni del terzo settore che si occupano di assistenza alle persone senzatetto” scrive in una nota l’assessore comunale, “oggi riusciamo a garantire alle persone che vivono per strada nella nostra città una serie di servizi come l’alloggio notturno, la mensa, il reinserimento sociale. Tutti i senzatetto leccesi che hanno accettato di collaborare sono infatti assistiti per l’ottenimento dei documenti di identità, dell’assistenza sanitaria e delle misure di sostegno economico come il Reddito di cittadinanza o il Reddito di dignità erogato dalla Regione Puglia”.

“Le situazioni di via San Pietro in Lama e dell’ex Galateo erano già prese in carico dal Comune e dalle associazioni ben prima dei servizi televisivi e delle segnalazioni del consigliere Pagliaro” puntualizza Silvia MIglietta, “nel primo caso a seguito di segnalazioni dei cittadini, nel secondo per l’avvio del cantiere di ‘Puglia Valore Immobiliare’ per la riqualificazione del complesso finanziata dal Pnrr”.  

Nel merito della questione inerente Piazza Italia, dove insiste il fabbricato storico di proprietà della Asl, l’assessore confrema che “è da un po’ di tempo diventato luogo di incontro e bivacco di persone in sofferenza. E ogni sera nell’area intervengono le associazioni che si occupano della distribuzione di pasti caldi”.

“L’amministrazione comunale ha offerto a ciascuna delle persone presenti i servizi di assistenza. Alcuni hanno accettato di fruirne altri no” chiarisce l’assessora, “la polizia locale è presente con periodici servizi specifici e l’area è dotata di videosorveglianza. Ciò non impedisce che, periodicamente, tornino ad acuirsi alcuni fenomeni, da ultimo l’utilizzo di tende per dormire sotto il colonnato. Ad utilizzarle sono le stesse persone che prima di essere sgomberate trovavano riparo nell’ex Galateo e poi in un altro immobile fuori città. Raddoppieremo gli sforzi compiuti fino a questo momento per convincere queste persone ad accettare l’inserimento nel sistema dei servizi di accoglienza e avvio al reinserimento sociale, consapevoli che la politica è sforzarsi quotidianamente di offrire soluzioni e risolvere i problemi, non solo di segnalarli”.

Il coordinatore cittadino ribatte: “Non è questione di quantità ma di qualità”                  

Il Movimento Regione Salento prende atto del riscontro che l'assessore Silvia Miglietta ha dato in merito alla richiesta di attenzione verso le problematiche che affliggono il Monumento dei Caduti in Piazza Italia, ma in una nota il coordinatore cittadino Giancarlo Capoccia fa ulteriori precisazioni: "Non possiamo dichiararci soddisfatti, l'intento espresso circa il raddoppio degli sforzi è troppo generico, ha il sapore della retorica politica più che quello delle soluzioni che funzionano. 

A nostro giudizio non si tratta di raddoppiare ma di cambiare il tipo di sforzo perché non è una questione di quantità ma di qualità. Saremmo stati felici di ascoltare dall'assessore parole che illustrassero una nuova strategia del Comune per risolvere i problemi delle persone che utilizzano Piazza Italia (e non solo) come dimora e, più in generale, il suo degrado. 

Accogliamo l'invito, mal celato, dell'assessore ad essere attivi nella soluzione del problema, ma allo stesso tempo le ricordiamo che è lei a far parte del Governo cittadino, è lei che ha il vantaggio di conoscere queste persone e la critica costruttiva dell'opera di governo della maggioranza è uno dei nostri compiti. 

Proprio nell’ottica della costruttività, che contraddistingue da sempre le nostre azioni politiche, non appena il Comune di Lecce vorrà fornirci tutti gli elementi di conoscenza specifica che solo loro posseggono, siamo pronti ad incontrarla per dare il nostro attivo e fattivo contributo per la risoluzione di un problema che Lecce si porta dietro da troppi anni".

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