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Dopo la relazione del prefetto: "Aperti scenari fuori dall'ordinario"

Il Movimento 5 stelle di Lecce giudica inaccettabile che nessun amministratore si sia espresso sull'inchiesta della magistratura

LECCE - Sui rischi di inquinamento della legalità amministrativa da parte della criminalità organizzata, si esprime anche il Movimento 5 Stelle di Lecce parlando di inquietudine per la relazione che il prefetto, Claudio Palomba, ha illustrato alla commissione parlamentare antimafia in visita nel Salento da lunedì a mercoledì scorso.

In particolare i pentastellati si riferiscono al passaggio in cui all'orientamento di voto dato da esponenti criminali per acuni candidati e un simbolo preciso in occasione delle elezioni amministrative del 2012: "E' una frase che apre scenari fuori dall’ordinario - si legge nella nota stampa - rientrando nella deriva politica di una città che offre 'esempi' di tal sorta. Inaccettabile che nessun amministratore, ad oggi, si pronunci in maniera chiara sull’inchiesta. Ci chiediamo se i cittadini che hanno dato la fiducia con la loro preferenza elettorale non abbiano oggi il dubbio di aver contribuito inconsapevolmente a far aleggiare il malaffare nelle stanze del municipio".

"Ci chiediamo se questi cittadini non abbiano il diritto di essere rassicurati, quantomeno dagli amministratori non indagati che possano esprimersi in merito. Tutto ciò non offre serenità e tranquillità soprattutto se si pensa alle prossime amministrative nel capoluogo salentino".

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