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Tre euro e 60 all’ora: portinai sottopagati in Regione. Mozione urgente di Metallo

“Uno stipendio da 630 euro per 40 ore di lavoro settimanali offende l’articolo 36 della nostra Costituzione”. Queste le parole del consigliere Dem a difesa degli addetti al servizio di custodia e portierato

BARI  - Tre euro e 60 all’ora. Uno stipendio mensile di 630 euro. Questa la retribuzione percepita dagli addetti al servizio di custodia e portierato dei vari uffici della Regione Puglia sparsi sul territorio, Lecce compresa. Il consigliere Donato Metallo, sconcertato, deposita la mozione in Consiglio: un atto che impegna la Giunta e il presidente Michele Emiliano e cambiare le condizioni economiche e di lavoro impiegati che lavorano per l’ente.

“Una cifra al di sotto della soglia di povertà. Parliamo di lavoro, facciamo convegni, tavoli tecnici, parole e parole”, ha dichiarato l’esponente del Pd. Il quale ha chiesto che i servizi appaltati dalla Regione vengano immediatamente modificati: che lo stipendio venga adeguato e i diritti garantiti. “Ino stipendio da 630 euro per 40 ore di lavoro settimanale non rispetta le persone e offende l’articolo 36 della nostra Costituzione”, conclude l’ex sindaco di Racale.

L’impegno richiesto nella mozione, che riporta anche le firme di Enzo Di Gregorio, Maurizio Bruno, Loredana Capone, Debora Ciliento e Francesco Paolicelli è quello di procedere entro e non oltre trenta giorni. La richiesta è infatti quella di individuare la soluzione giuridicamente più idonea ad applicare il Contratto collettivo nazionale del lavoro per altre mansioni, consentendo ai lavoratori e alle lavoratrici uno stipendio dignitoso.

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