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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Musicisti dell’orchestra Ico sul piede di guerra. “Confermiamo la richiesta di dimissioni”

Una replica avvelenata quella resa dai professori dell’orchestra alle dichiarazioni rese sulla stampa dalla consigliera Simona Manca. “Siamo stati gli unici a voler trovare una soluzione. I vertici della Fondazione Ico hanno fallito e dovrebbero dimettersi”

LECCE – “Troppe parole, dette a vanvera”: i lavoratori dell’orchestra Tito Schipa, la cui situazione è a dir poco disperata, replicano senza mezzi termini alle dichiarazioni rese dalla consigliera comunale Simona Manca.

Il loro comunicato, che presenta un lungo elenco di firme in calce, inizia ricapitolando le tappe salienti che hanno portato alla crisi della Fondazione partecipata dalla Provincia di Lecce: la Ico, innanzitutto, non sarebbe stata messa al riparo dalle conseguenze della legge di riforma Delrio; i musicisti, rimasti privi di un’occupazione e dello stipendio per 7 mesi, hanno subito l’apertura della procedura di licenziamento; l’amministrazione infine ha perso la possibilità di accedere al Fondo unico per lo spettacolo (Fus) del 2015.

“Chi non vuole la soluzione sarebbero proprio i professori d'orchestra? E' paradossale – ammoniscono i dipendenti - . Invece sono soltanto i professori a volere una soluzione, per questo hanno chiesto le dimissioni del Consiglio d’amministrazione”.

I lavoratori dichiarano di ritenere “offensive” alcune affermazioni rese dalla Manca l’8 novembre agli organi d’informazione.  “E poi a quale titolo parla la consigliera? Non ci risulta che faccia parte dell'organigramma della Fondazione”, chiosano i professori che si sono rivolti al presidente della Ico, Antonio Gabellone, al Cda e al direttore amministrativo Manni per chiedere le loro immediate dimissioni.

“Appare perciò quanto meno bizzarro che nessuno dei diretti interessati si sia sentito in dovere di contestare i professori, delegando la questione a terze persone. La verità è un'altra ed è sotto gli occhi di tutti: Gabellone e tutto il suo gruppo dirigente hanno fallito nel loro incarico, portando la nostra la nostra città al silenzio e mettendo letteralmente in mezzo ad una strada circa 60 famiglie”.

“Quanto, poi, all'incontro che si è svolto a Bari tra il presidente della Regione Michele Emiliano, Gabellone ed i professori d’orchestra, ricordiamo alla consigliera Manca che lo stesso si è svolto il 27 ottobre 2015 e non lunedì scorso – si legge nella lettera -. Pertanto sono colpevolmente trascorse due settimane senza che la Fondazione facesse un passo in avanti nella presentazione del nuovo piano di sviluppo che, lo stesso Gabellone, si era ripromesso di consegnare ad Emiliano il giorno successivo”.

Per quanto attiene al Piano di sviluppo, i professori spiegano che questo è stato presentato ai rappresentanti sindacali, ma questi ultimi non lo avrebbero condiviso “perché privo di quegli elementi finanziari richiesti dal presidente della Regione, indispensabili per poter avviare un piano di salvataggio e di collaborazione”.

“Perciò continuare ad accusare, anziché cercare di collaborare con la Regione, dichiarando:"...a parte qualche intervento estemporaneo, non ha fatto nulla....". Questo sì che appare pretestuoso e pregiudizievole – si legge ancora -. Anche l’idea di consorzio sembrerebbe di difficile attuazione e, forse, è tramontata definitivamente”.

In conclusione i professori d’orchestra, stanchi del tempo speso inutilmente, auspicano che si arrivi finalmente alla quadratura del cerchio e, allo stesso tempo, invitano la consigliera Manca ad essere “più prudente e più puntuale nell'informare la pubblica opinione”. Non di meno i firmatari confermano la richiesta di dimissioni dei vertici della Ico dichiarando che questo gesto è fatto pur sempre “ col malincuore di chi si è sentito abbandonato proprio quando aveva più bisogno”.

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