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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Neoplasie a Frigole: Uranio o centrale di Cerano?

Antonio Buccoliero, consigliere regionale dell'Udeur, si dice certo che nel poligono di tiro di Torre Veneri, a Frigole, non é mai stato utilizzato munizionamento contenente uranio impoverito

Cosa c'è di vero nelle preoccupazioni dei residenti della marina leccese di Frigole a proposito dell'aumento di neoplasie accertate negli ultimi anni? Se lo era chiesto anche la parlamentare dell'Ulivo Teresa Bellanova attraverso un'interrogazione a risposta scritta al ministro della Difesa. "Vi è una diffusa e forte preoccupazione tra gli abitanti di Frigole, località costiera della città di Lecce, per l'alta incidenza di patologie neoplastiche verificatesi soprattutto negli ultimi anni", scrive la parlamentare. "Da più parti - aveva scritto - si affaccia l'ipotesi di un possibile rapporto tra tale incidenza e l'utilizzo di uranio impoverito nelle esercitazioni militari tenutesi nell'adiacente poligono di tiro di Torre Veneri".

Oggi, in un comunicato stampa, Antonio Buccoliero, consigliere regionale dell'Udeur, si dice certo che "nel poligono di tiro di Torre Veneri, a Frigole, non é mai stato utilizzato munizionamento contenente uranio impoverito".

"Comprendo la preoccupazione di tante famiglie ed attendiamo fiduciosi la risposta del ministro della Difesa all'interrogazione dell'onorevole Teresa Bellanova, presentata nei giorni scorsi - dice - ma tuttavia mi sento di tranquillizzare, da subito, l'intera popolazione leccese: da militare in aspettativa - prosegue Buccoliero - mi sento di affermare con assoluta certezza che a Torre Veneri non é mai stato utilizzato munizionamento contente uranio impoverito".

"La vicenda uranio e conseguenti patologie neoplastiche é esplosa all'indomani del conflitto nell'ex Jugoslavia, dove gli americani hanno fatto largo uso di proiettili di uranio impoverito, provocando malattie e inquinamento anche tra i nostri militari, tra cui diversi salentini, di stanza in quelle regioni. Per questi giovani, oggi, vale la pena battersi, perché ci sia un fattivo riconoscimento delle loro patologie. Tale rischio non si configura, invece, per Torre Veneri. I nostri militari - aggiunge - non sono certamente dei kamikaze e mai si sottoporrebbero ad esercitazioni militari che comportino l'utilizzo di materiali dannosi per la propria salute. Non dimentichiamo, del resto, che il poligono é anche frequentato da esponenti delle Forze dell'Ordine per le proprie esercitazioni".

"Sono certo - conclude il consigliere Buccoliero - che il ministro della Difesa saprà sciogliere ogni dubbio in merito, ma é oggi necessario che la popolazione leccese abbia una certezza: l'incidenza tumorale non é determinata da qualcosa che non é mai stato presente sul nostro territorio. Ciò che non possiamo affermare, purtroppo, per realtà concrete come la famigerata centrale di Cerano".

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