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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Casarano

Nervi tesi nel Pd su biomasse e ferri corti con De Masi

Nel Pd di Casarano, posizioni contrastanti sulle biomasse: il direttivo smentisce il segretario locale. Discontinuità di interpretazione sul documento della "Green Economy". E Ivan De Masi replica

CASARANO- La lunga guerra della biomasse: una storia infinita che, a Casarano, sembra ormai diventata sistemica. A dimostrazione di ciò, scoppia l'ultima polemica interna alla maggioranza di Ivan De Masi, dove una buona fetta del direttivo cittadino del Pd (Ezio Isernia, Luigi Crudo, Meri Marsigliante, Ugo Barletta, Aldo Torsello, Massimo Lia, Ilario Toma, Roberto Tornese, Lorenzo Tenuzzo, Pamela Leggio, Sonia Orsini, Patrizia Ciurlia, Fabiola Ruggiero, Gianluca Martina, M. Antonietta Stefano) ha scritto una lettera di protesta ai vertici nazionali, regionali e provinciali del partito, allegandola al presidente della Regione Nichi Vendola e agli assessori, Lorenzo Nicastro e Nicola Fratoianni, per lamentarsi di un documento a firma anche del segretario cittadino del Pd avente in oggetto "Considerazioni in merito alla possibilità della realizzazione di un impianto a biomasse nella città".

L'inghippo sarebbe innanzitutto nel metodo, in quanto da ciò che si apprende la posizione espressa nel documento non sarebbe mai stata deliberata all'interno degli organi competenti del circolo (direttivo) e sarebbe, pertanto, da ritenersi "una posizione personale dello stesso segretario". Ma anche nel merito, i rappresentanti del Pd ci tengono a chiarire la posizione del partito sul tema energetico, espresso attraverso i competenti organi nazionali, nell'assemblea tenutasi a Roma il 21-22 maggio, dove veniva approvato all'unanimità un documento relativo alla green economy, ripreso, come logico, dal Partito Democratico provinciale.

In quel documento, si fa espressamente riferimento all'economia verde "come unica vera opportunità per uscire dalle due grandi crisi: quella climatica e quella economica-occupazionale": "In uno dei passaggi fondamentali di tale documento - specificano dal Pd di Casarano - si legge che ‘altra strada maestra [da perseguire] è nello sviluppo di energia da fonti rinnovabili: eolico, solare, biomasse, energia idraulica, biocarburante, geotermia. […] Accumulare ulteriore ritardo sulla strada dell'efficienza energetica e sullo sviluppo delle rinnovabili è un errore strategico che toglie competitività al nostro paese, alle nostre imprese'".

"Il Pd - proseguono dal direttivo - ha più volte espresso la propria posizione chiara e lungimirante, distinguendosi dalla destra che continua a perseguire in materia energetica il nucleare e le fonti tradizionali. Ci chiediamo, a questo punto, come il segretario del Pd di Casarano, ignorando i documenti approvati dall'Assemblea nazionale, possa bollare come iniziativa antidemocratica ed illiberale, un progetto che va nella direzione auspicata dal partito nazionale, parlando addirittura di politiche di sfregio del territorio".

"Noi crediamo - insistono - che, con tali affermazioni, lo sfregio sia perpetrato nei confronti di chi, lavoratori ed imprese, con il proprio lavoro realizzano progetti in linea con quanto stabilito dalle stringenti legislazioni europee, nazionali e regionali in materia. Crediamo ancora che un partito serio, quale è il Pd, debba porsi a difesa di chi, nel pieno rispetto delle stringenti normative attualmente in vigore, cerca di andare nella direzione dello sviluppo sostenibile. Spetta agli enti predisposti al rilascio delle autorizzazioni, valutare la bontà e il rispetto normativo di questa come di altre iniziative".

"Ci chiediamo - concludono - se sia possibile avallare logiche, queste sì illiberali, in disprezzo di libere iniziative che vedono coinvolte persone e lavoratori. Pensiamo piuttosto che il Partito Democratico dovrebbe essere al fianco di coloro che, con fatica, soprattutto nel Mezzogiorno, tentano di porre in essere, rimettendosi alla valutazione degli enti competenti, progettualità ed investimenti, nel pieno rispetto delle norme, delle leggi e della legalità".

Alle voci del Pd di Casarano, replica direttamente il primo cittadino, Ivan De Masi: "Leggo con meraviglia le esternazioni del circolo cittadino del Partito Democratico, che, in un momento di improvviso vuoto di memoria o di repentina crisi di identità, sembra aver smarrito la strada maestra tracciata dal Pd a livello nazionale, scordando quale sia la posizione ufficiale del partito in materia di energie rinnovabili".

Ma a dividere il sindaco e il Pd locale è proprio l'interpretazione sul documento intitolato "Perché la green economy", dove ricorda De Masi tra le fonti rinnovabili "vengono espressamente citate le biomasse". Il sindaco ricorda che per quanto concerne l'impianto a biomasse è dal 2007, quando alla guida della città come primo cittadino e suo vice c'erano "due autorevoli esponenti del Pd" locale, che a Casarano se ne parla.

"Ad ogni modo - chiarisce De Masi -, già all'indomani del mio insediamento, ho dato mandato ad un'apposita commissione di redigere il regolamento propedeutico alla celebrazione dei referendum. Poi, a seguito dell'incontro con il Prefetto, si è appurato che la consultazione referendaria non poteva essere una strada perseguibile. A quel punto, il Pd aveva piena facoltà di attivare tutti i percorsi che riteneva opportuni per trovare una soluzione alternativa. Mi risulta, invece, che il Partito Democratico non abbia brillato per dinamismo".

"Mi sia concesso, infine - prosegue -, di rispedire al mittente le accuse di scarsa trasparenza e partecipazione. Mi si contesta, infatti, di non coinvolgere la cittadinanza, quando invece il Pd non si è mai preoccupato di convocare un'assemblea di tutti gli iscritti per discutere sull'argomento, divenuto appannaggio esclusivo di un ristretto gruppo dirigente".

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