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La Festa di Sant’Oronzo senza i tradizionali fuochi: il contributo dei leccesi ai terremotati

Lo hanno annunciato il sindaco e i portavoce della polizia locale, attraverso i profili di Facebook. Mancherà la famosa pioggia di luci e colori , in segno di rispetto per le popolazioni colpite dal sisma

LECCE  - Niente fuochi d’artificio per la Festa di Sant’Oronzo. Lo hanno comunicato, sulle rispettive bacheche Facebook, sia il sindaco, sia la polizia locale. Sebbene si tratti di uno dei momenti più attesi dell’anno da parte dei cittadini leccesi, Paolo Perrone ha ritenuto “Più giusto il silenzio”.  La somma destinata all’acquisto del materiale pirotecnico diverrà, in questo modo, un contributo alle popolazioni del Centro Italia, colpite dal devastante terremoto di due notti addietro.

Nel giro di neppure un’ora, sono migliaia gli utenti del social network che hanno cliccato il proprio “like” alle parole del principale inquilino di Palazzo Carafa. Segno che la sensibilità, in questi drammatici casi, supera ogni orientamento politico. Forse i cittadini del capoluogo salentino si priveranno della tradizionale pioggia di luci e colori ma, in cuor loro, potranno essere orgogliosi di aver partecipato, seppur con un contributo modesto, a una causa ben più nobile.

Prosegue, dunque, la gara di solidarietà anche nel Salento, dove anche l’organizzazione de La Notte della Taranta ha avviato una serie di iniziative per la raccolta di fondi, divulgando anche un video di sensibilizzazione. Molte le feste, in tutta Italia, all’insegna della solidarietà e del lutto nazionale nel rispetto delle centinaia di connazionali colpiti dal sisma.

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