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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

“No” unanime alle trivelle: “La Puglia è nostra e il mare non si tocca”

A Monopoli, migliaia di cittadini e politici di ogni colore sfilano in piazza contro le piattaforme petrolifere nell'Adriatico. Vendola: "Da qui un aiuto all'Italia". Legambiente: "Sulla riduzione delle bollette solo menzogne"

MONOPOLI - Migliaia di cittadini in piazza a Monopoli per ribadire il proprio “no” convinto alle trivelle petrolifere e alla ricerca di idrocarburi nel mare di Puglia. Un lungo cordone umano, fatto di sigle, associazioni, comitati (a partire da uno tra i principali protagonisti dell’iniziativa, “21 gennaio”), rappresentanti delle istituzioni a vari livelli, esponenti politici di ogni colore e di uomini e donne appartenenti alla società civile.

Il messaggio che arriva dalla manifestazione è chiaro: la ricchezza del territorio è il mare e sulla sua tutela occorre improntare ogni visione politica futura. Pertanto, qualsiasi alterazione dell’equilibrio naturale e di assalto al patrimonio turistico deve essere ricacciato.

Il presidente della Regione Puglia, Nichi VendolaVENDOLA_(3)-14-4, presente alla manifestazione, ha sottolineato all’Ansa, che la migliore espressione della cittadinanza territoriale “sta aiutando l’Italia a emanciparsi da un vecchio modello distruttivo, da un vecchio modello di crescita economica che uccide l’ambiente”.

Anche il presidente del consiglio regionale Onofrio Introna ha chiarito all’Ansa il senso della manifestazione: “Dobbiamo dire no – ha precisato - a chi vuole dissestare l'Adriatico, a chi vuole speculare sul nostro ambiente".

Silvia Godelli, assessore al Mediterraneo, alla cultura e al turismo, sollecitata dall’Ansa, ha puntualizzato: “Il mare è la nostra storia e quando c’é una storia c’é anche il futuro. E noi siamo qui per difenderlo, per garantire la sua integrità, la sua meraviglia e la sua bellezza”.

Netta Legambiente, che attraverso Stefano Ciafani e Francesco Tarantini, fa sapere all’Ansa: “Se estraessimo gli 11 milioni di tonnellate di riserve petrolifere stimate nei fondali marini del nostro Paese, li esauriremmo in soli 55 giorni. Perciò basta con le menzogne: le trivellazioni non servono a ridurre i costi delle bollette”.

Presente alla manifestazione anche una rappresentanza dello Sportello dei diritti del consumatore di Italia dei Valori della Provincia di Lecce.

Negro (Udc): “Da Monopoli messaggio chiaro”

Il capogruppo Udc alla Regione, il salentino Salvatore Negro, al termine della manifestazione ha evidenziato come da Monopoli sia giunto alle istituzioni un segnale chiaro, che indica quale sia l’effettiva volontà dei pugliesi sul tema, ossia che “le coste non si toccano”: “I progetti delle compagnie petrolifere, che sembra abbiano puntato l’attenzione anche su Otranto – dichiara -, sono in contrasto con quelli di valorizzazione e di sviluppo della nostra regione, una delle mete turistiche più belle e ambite del Paese”.

La presenza di piattaforme petrolifere a due passi dalle coste di Puglia rappresenta per il consigliere “un danno al paesaggio” e “una minaccia per l’ambiente”, che il governo Monti non potrà ignorare insieme alla voce dei pugliesi scesi in piazza.

Palese (Pdl): “Nessuno può ignorare la partecipazione di oggi”

Sulla stessa linea di onda, si colloca il capogruppo del Pdl a Viale Capruzzi, Rocco Palese, il quale punta lo sguardo sulla grande partecipazione di tutta la Puglia al grido contro le trivelle nel mar Adriatico, che “non può assolutamente essere ignorata”: Abbiamo assistito – racconta - ad uno spettacolo raro quanto edificante: politica senza distinzioni partitiche, istituzioni, enti locali e migliaia di persone: tutti insieme abbiamo portato in piazza la voce unica della Puglia che dice no con forza alle trivellazioni, alla distruzione delle nostre risorse ambientali, paesaggistiche e turistiche”.

“Con tutto il rispetto per il governo Monti – conclude -, che peraltro per fortuna ieri ha fatto retromarcia sulla deregulation delle trivellazioni, non consentiremo a nessuno di calpestare la volontà di tanta gente della Puglia e del Sud”.

Perrone (Anci Puglia): “Necessaria politica energetica nazionale ecocompatibile”

La sezione regionale dell’associazione nazionale dei comuni esprime la propria soddisfazione per l’esito della manifestazione, ribadendo di credere “nella democrazia locale” e nell’unità. Il presidente, Luigi Perrone, ha dichiarato all’Ansa: “Il forte impatto ambientale di questi progettitrivell-2-2-2-2-4-2-2-2-2 rende vincolante e imprescindibile il parere degli enti locali e dei cittadini per impedire disastri ecologici”.

Perrone ha espresso il proprio apprezzamento per il passo indietro compiuto ieri dal governo nazionale che, nella versione definitiva del decreto sulle liberalizzazioni, ha cancellato la disposizione che liberalizzava la ricerca di idrocarburi: “È necessaria - ha concluso - la definizione di una politica energetica nazionale ecosostenibile che veda protagonisti i Comuni e riduca il potere delle grandi imprese multinazionali”.

Russo: “Grazie del sostegno”

A nome del comitato “No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili”, promotore della manifestazione, e del comitato temporaneo “21 gennaio”, la coordinatrice Silvia  Russo esprime il proprio ringraziamento a quanti hanno voluto prendere parte all’iniziativa: “Grazie – dichiara - a tutti quelli che hanno accolto il nostro invito a scendere in piazza in maniera unitaria e trasversale in perfetta sinergia tra società civile ed istituzioni. Ed è proprio aver visto tanta gente qui, quest’oggi, a gratificare gli organizzatori che in questi due mesi convinti e fortemente motivati hanno messo passione, dedizione e non pochi sacrifici nel sostenere le fila di una manifestazione di portata regionale”.

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