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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

"Non è dittatura sanitaria ma democrazia": Salvemini sul green pass

Il governo è al lavoro sulle regole da adottare per limitare i contagi e sul punto è intervenuto anche il sindaco di Lecce: "Non sei obbligato a vaccinarti. Ma questa tua libertà di scelta non è assoluta"

LECCE - Green pass sì, green pass no. Il governo è al lavoro in queste ore per determinare l'adozione, con apposito decreto, di una sorta di pass che dovrebbe consentire l'accesso ai mezzi pubblici, come treni e navi a lunga percorrenza, ma anche negli stadi e per partecipare a grandi eventi come concerti, spettacoli cinematografici e teatrali, e per entrare in piscine, palestre e discoteche.

Il green pass è una misura che potrebbe essere adottata per fronteggiare il nuovo incremento dei contagi da Covid-19. Si tratta di una sorta di certificato per immunizzati che hanno completato l'intero ciclo di vaccinazione, per le persone guarite dal Covid o per chi ha effettuato un tampone con esito negativo entro le 48 ore. L'esecutivo sta valutando la possibilità di introdurlo anche per l'accesso dei ristoranti al chiuso ma la discussione è aperta.

Sul tema dell'estensione dell'utilizzo del green pass per l'accesso a luoghi pubblici o aperti al pubblico, è intervenuto anche il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini: “È sempre quella storia lì: 'la tua libertà finisce dove comincia quella degli altri'. Non sei obbligato a vaccinarti. Ma questa tua libertà di scelta non è assoluta. Va di pari passo con quella di chi deve vuole proteggere la propria salute e quella altrui. E la propria libertà di movimento, socialità, relazione. Se vuoi entrare in un luogo pubblico o aperto al pubblico devi avere il green pass: hai il diritto di non vaccinarti, mai hai il dovere di non esporre a rischio la vita altrui. Non è dittatura sanitaria. È democrazia dei diritti e dei doveri”.

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