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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Otranto

"Non sono contro la movida. L'ordinanza lo dimostra"

Il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, risponde ai gestori dei locali notturni, dopo la rivolta per l'ordinanza dell'8 luglio: "Nessuna limitazione su offerta turistica. È l'atto che lo dimostra"

OTRANTO - "Cari operatori, io non sono un sindaco che ostacola la movida otrantina": arriva chiaro il messaggio del sindaco della Città dei Martiri, Luciano Cariddi, nell'incontro programmato con i gestori dei locali notturni a Palazzo Melorio, all'indomani della rivolta per l'ordinanza sindacale dell'8 luglio, che limiterebbe a detta di questi ultimi le attività di intrattenimento.

Il primo cittadino non ci sta a passare per colui che ostacola la movida e l'intrattenimento destinato ai giovani e rilancia, ribadendo come il proprio atto sia stato di fatto mal interpretato dai gestori. Cariddi sostiene, infatti, che la propria amministrazione si sia contraddistinta fin dall'insediamento per aver sempre garantito l'attivismo dei locali cittadini: "Questa ordinanza, in realtà - puntualizza -, permette ai gestori di locali all'aperto l'autonomia dell'intrattenimento musicale fino all'una, e per i locali al chiuso, fino alle due, come dalle disposizioni del prefetto, che ha invitato i sindaci dei comuni rivieraschi ad attenersi a questi orari".

"Fino all'anno scorso, era necessario chiedere normalmente un'autorizzazione per l'intrattenimento, che oggi viene concesso tramite dia fino agli orari presenti nell'ordinanza". Ecco perché il sindaco Cariddi ritenga necessario prima di giudicare limitativo l'atto amministrativo e riduttivo dell'offerta turistica, confrontarlo con le normative precedentemente in vigore: "L'anno scorso - spiega ancora - per qualsiasi intrattenimento musicale, il gestore doveva presentare al comune una richiesta; noi oggi abbiamo ampliato l'offerta turistica, garantendo degli orari di autoregolamentazione per i gestori".

Il sindaco chiarisce che se i gestori vorranno prolungare l'intrattenimento, basterà presentare una formale richiesta del comune, che garantirà loro per due giorni a settimana la possibilità di andare oltre l'orario previsto. In buona sostanza, Cariddi precisa: "Non mi sembra di essermi dimostrato un sindaco contrario alla movida notturna, anzi ho facilitato lo svolgimento dell'intrattenimento nei locali". Una stilettata agli operatori, però, Cariddi non l'ha risparmiata: "Essere attivi durante l'estate è facile; ma lamentarsi della città dormitorio, quando molti di voi sono chiusi non è proprio il massimo della coerenza".

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