rotate-mobile
Politica

Le proposte del vice sindaco per tenere in piedi Lupiae Servizi

Per l'area politica che fa riferimento a Delli Noci l'obiettivo è evitare "l'onta del dissesto". La società partecipata necessita di una ulteriore ricapitalizzazione: ha perso un milione e mezzo di euro in un anno

LECCE – Modifica dell’organizzazione interna e rimodulazione delle funzioni per rimettere Lupiae Servizi sulla linea di galleggiamento. Il vice sindaco, Alessandro Delli Noci, ha tracciato la sua proposta per il salvataggio della partecipata in un documento sottoscritto dagli assessori Carlo Mignone e Patrizia Guida e dai consiglieri Marco Nuzzaci, Massimo Fragola, Marco Giannotta, Massimo Fragola e Marco De Matteis.

La società, fino ad oggi, è rimasta in piedi solo grazie alle ricapitalizzazioni e al riconoscimento dei debiti fuori bilancio del socio unico, il Comune appunto, che ha versato 24 milioni di euro. Per il 2017 la perdita dichiarata è di circa un milione e 400mila euro e il sindaco, Carlo Salvemini, è convinto che l’ennesima ricapitalizzazione non gioverebbe né alla partecipata, tantomeno in assenza di un vero piano di rilancio, né alle casse comunali già gravate da una fragilità strutturale ereditata dalle amministrazioni precedenti e più volte rilevata dalla Corte dei Conti.

Ma non è una solo una questione di conti, perché i numeri raccontano anche di oltre 250 lavoratori, un terzo dei quali impegnati in ruoli amministrativi. Non sorprende, dunque, che il destino della maggioranza sia appeso a un filo: Prima Lecce, il gruppo di tre consiglieri che a marzo scorso ha sottoscritto un patto di governo, garantendo così la prosecuzione dell’azione amministrativa della giunta azzoppata dal Consiglio di Stato con la sentenza sul premio di maggioranza, ha già mandato al primo cittadino il suo aut aut su input del senatore Roberto Marti, l’uomo forte del centrodestra leccese che ha ingaggiato anche un duello tutto interno alla Lega con il coordinatore regionale, Andrea Caroppo.

D’altra parte ci sono le pressioni dell’area che fa capo al vice sindaco e che, con il documento diffuso ieri, ha voluto assumere una posizione da pontiere, chiamando tutte le forze politiche ad una condivisione delle scelte e assunzione di responsabilità, sulla premessa che “pur garantendo le spese fondamentali e dirette ai soli servizi pubblici obbligatori, dobbiamo rappresentare a tutti i cittadini leccesi la condizione finanziaria effettiva del Comune per poi indicare una rotta chiara di duro risanamento con un unico obiettivo politico: evitare l'onta del dissesto per una città come Lecce. È dovere di ogni amministratore e noi lavoreremo per questo”. 

Ma quali sono gli strumenti per il possibile risanamento cui pensa la coalizione Una Nuova Lecce? “A titolo esemplificativo – recita il documento -, tra i servizi erogabili rientrerebbe il settore dei rifiuti come raccolta e selezione, i servizi connessi alla velostazione e quelli al bikesharing, nonché i servizi connessi al settore della riscossione potrebbero rappresentare nuove commesse da parte del Comune di Lecce e di enti pubblici operanti sul territorio provinciale e regionale”.

Anche ai lavoratori, però, è richiesto un sacrificio con il richiamo alla quattordicesima mensilità che anche il gruppo Prima Lecce aveva fatto nei giorni scorsi: “Non è più possibile mantenere l’attuale impianto contrattuale che riconosce la 14esima, sarebbe necessario collegare possibili riconoscimenti economici aggiuntivi a parametri prestazionali e di risultato”.

La rimodulazione dei servizi, secondo Delli Noci, implica la dismissione di quei settori che denotano inefficienza nelle prestazioni: “É necessario esternalizzare tutti i servizi per i quali il personale in carico alla Lupiae non riesce a garantire un servizio efficiente e per i quali l’ente risulta privo della strumentazione necessaria all’erogazione degli stessi, solo a titolo di esempio il servizio di manutenzione delle strade”.

Un supporto concreto, infine, potrebbe venire dall’altra società partecipata dal Comune (al 51 per cento), Sgm, impegnata nella gestione di trasporti e sosta: “Il servizio di trasporto, che include scuolabus e trasporto persone con disabilità, potrebbe essere gestito dall’altra società  partecipata SGM che al contrario della Lupiae Servizi registra utili di esercizio e a cui potrebbe essere trasferito il personale Lupiae qualificato per tale servizio. La politica di espansione della SGM, che prevede finanche l’assunzione di nuove unità di personale, potrebbe coinvolgere proprio il personale della Lupiae Servizi  che abbia adeguate competenze e professionalità”.

In questo scenario, il sindaco non tarderà a dire la sua: fino ad oggi non si è mai espresso ufficialmente, anche perché soltanto tra giovedì e venerdì Lupiae ha consegnato il bilancio e il piano di rilancio aziendale, suddiviso in tre opzioni. Gli equilibri di bilancio devono essere approvati in aula entro il 15 settembre. Se Salvemini non avesse i voti sufficienti o se il centrodestra si decidesse con il necessario via libera di Marti (e di Prima Lecce) a far sciogliere il consiglio comunale prima della discussione recandosi dal notaio a firmare le dimissioni, allora sarà commissariamento fino a nuove elezioni in primavera. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le proposte del vice sindaco per tenere in piedi Lupiae Servizi

LeccePrima è in caricamento