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Voto contrario della minoranza

Nuova manovra di riequilibrio dei conti, via libera dal Consiglio comunale

La maggioranza ha approvato la riformulazione del piano del 2019 che quasi tre anni dopo era stato bocciato dalla sezione pugliese della Corte dei Conti. Fiducioso il sindaco Salvemini: “Vogliamo tener fede al risanamento”

LECCE – Il Consiglio comunale, con i voti della maggioranza, ha approvato la riformulazione della manovra di riequilibrio dei conti del Comune varata nel 2019 e bocciata, quasi tre anni dopo, dalla sezione pugliese della Corte dei Conti che ritenne quel provvedimento non sufficiente a invertire la rotta rispetto a un quadro di squilibrio economico e finanziario consolidato.

La riformulazione rientra nelle previsioni del Patto con il governo che il Comune ha sottoscritto nel dicembre scorso. La manovra passerà dunque di nuovo al vaglio dei giudici contabili, ma il Comune, grazie all’accordo firmato con l’esecutivo nazionale, è comunque al riparo per due anni dalla dichiarazione di dissesto.

In tre anni disavanzo ridotto

Il sindaco, Carlo Salvemini, si è detto è fiducioso anche in ragione della riduzione di un terzo del disavanzo – pari oggi a circa 64 milioni di euro – e del miglioramento complessivo del quadro economico e finanziario: al 31 dicembre scorso la cassa registrava un saldo di 39 milioni di euro ed è migliorata anche la tempestività dei pagamenti ai fornitori (il relativo indicatore è di 43 giorni dalla fattura). Il bilancio è stato intanto depurato dai crediti datati e sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio per 19 milioni di euro, con una riduzione degli importi dovuti ottenuta con accordi di transazione.

“La manovra di riequilibrio – ha commentato il primo cittadino - è un atto di responsabilità nei confronti delle amministrazioni che verranno dopo di noi e delle generazioni future, che abbiamo scelto di tutelare muovendoci in questi anni tra numerose strettoie e dolorosi risparmi di spesa. Anni nei quali, nonostante tutto, siamo riusciti a garantire servizi, a non tagliare la spesa sociale, a fare fronte agli ingenti debiti verso i creditori, a migliorare gli indici di salute dei nostri conti, a salvare la Lupiae Servizi, che oggi è in attivo, e a pubblicizzare Sgm Siamo fiduciosi sul giudizio che la Corte dei conti vorrà dare del nostro lavoro – ha detto il primo cittadino -, perché abbiamo approvato una manovra credibile, frutto del lavoro del settore economico-finanziario del Comune di Lecce, che ringrazio. Nei prossimi anni vogliamo tener fede al risanamento e, grazie ad una gestione oculata, liberare risorse per garantire ai cittadini servizi sempre migliori”.

Piano di assunzioni finanziato con Irpef

La nuova manovra prevede entrate, per l’aumento dello 0,4 per cento delle aliquote Irpef per i redditi superiori a 28mila euro all’anno, pari a 1,6 milioni di euro che andranno a finanziare l’assunzione di personale: al momento, infatti, il Comune dispone di 356 dipendenti, in luogo dei 715 previsti dalle tabelle ministeriali per gli enti che appartengono alla stessa classe demografica di Lecce. Il programma di intervento prevede l’assunzione a tempo indeterminato di 49 unità di personale e la progressione verticale da B a C e da C a D di 16 unità già in servizio. Il rafforzamento della pianta organica è ritenuto fondamentale non solo per evitare un dissesto organizzativo, ma anche per sostenere tutte le procedure amministrative relative al Piano nazionale di ripresa e resilienza e al Contratto istituzionale di sviluppo che porteranno nei prossimi anni investimenti per 123 milioni di euro.

Sul fronte della riduzione della spesa si proseguirà con il ridimensionamento dei fitti passivi con il completamento del piano di trasloco degli uffici comunali che ha già prodotto con il trasferimento in immobili di proprietà dell’ente delle sedi dei Lavori Pubblici, Tributi e Urbanistica, ottenendo un risparmio di 190mila euro l’anno. A breve anche il settore Ambiente e l’archivio storico troveranno casa in sedi comunali. Maggiori entrate, per circa un milione di euro ogni anno, sono attese dall’estensione della rete di telecamere dei varchi di accesso alla Ztl e dell’installazione di autovelox sulla tangenziale, una volta che sarà riqualificata.

Tre le manovre in vigore

Da ricordare che la manovra del 2019, voluta dall’amministrazione Salvemini, è la terza di quelle in vigore: due, infatti, furono varate nel 2015 (sul riaccertamento straordinario dei residui e sull’accesso al fondo anticipazioni liquidità per onorare i debiti). Questi tre provvedimenti, insieme, impongono un accantonamento annuo di 6,5 milioni di euro, mentre per coprire il rischio legato ai crediti di dubbia esigibilità esiste un apposito fondo dove vengono depositati ogni anno circa 14 milioni di euro che, altrimenti, sarebbero utilizzati per la spesa corrente. Dal 2019 al 2023 il Comune ha tenuto fede agli impegni presi sul rientro dal disavanzo.

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