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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Alloggi “parcheggio”, verso un nuova composizione dell’ufficio Casa

E' cosa fatta l'approvazione del regolamento che stabilisce criteri e durata della concessione, ma restano molti punti da chiarire: quanti beneficiari sono morosi o abusivi? Le risposte arriveranno dal dirigente, Giuseppe Naccarelli

LECCE – Nel  prossimo consiglio comunale, la cui data deve essere ancora stabilita, la maggioranza di centrodestra intende approvare il regolamento sulla concessione degli alloggi “parcheggio” di cui il Comune di Lecce è sempre stato sprovvisto. La questione è di estrema delicatezza perché con l’approvazione delle nuove regole sarà necessario dimostrare il possesso di alcuni requisiti, altrimenti gli immobili – che comunque non potranno essere occupati per più di due anni - dovranno essere liberati e messi a disposizione.

Molte cose restano da capire: non è ancora certo, innanzitutto, il numero di alloggi di quel tipo di cui dispone l’amministrazione comunale. Un interrogativo al quale il dirigente del settore Casa, Giuseppe Naccarelli, è stato chiamato ancora una volta a dare una risposta entro il prossimo consiglio comunale. Non solo: il consigliere comunale del Pd, Antonio Torricelli, ha chiesto che sia reso noto anche il numero di quelli legittimamente assegnati, di quelli occupati abusivamente (e da quando), di quelli assoggettati a sfratto (e in quale data).

Intanto, in una seduta congiunta delle commissioni Urbanistica, Lavori pubblici e Servizi sociali è stato chiesto all’assessore Attilio Monosi, che ha la delega all’edilizia popolare, di organizzare l’ufficio Casa con personale proveniente dal settore Patrimonio e da quello dei Servizi sociali. Una delle anomalie della questione, del resto, risiede proprio nel fatto che la gestione di quell’ufficio sia affidata al personale della Lupiae Servizi che è la società interamente partecipata dal Comune di Lecce. Più voci hanno chiesto che venisse inserito nel nuovo “staff” anche la figura di un agente di polizia municipale, il che si spiega con la legittima paura che hanno i funzionari civili di effettuare uno sgombero, qualora ce ne fosse bisogno.

Fitti attivi del Comune: da una prima stima la morosità ammonta a 800mila euro.

In commissione Bilancio, invece, si è discusso di fitti attivi, cioè di quei contratti di locazione in base ai quali l’amministrazione concede un immobile ad uso abitativo o commerciale. Secondo una prima stima, che i dirigenti stessi considerano molto approssimativa perché suscettibile di modifiche al ribasso per via di regolarizzazioni non ancora contabilizzate, il Comune di Lecce ha un credito di circa 800mila euro, in gran parte riconducibile alla concessione di case popolari. Una somma non trascurabile, che in queste fasi di critica tenuta finanziaria dei conti pubblici, farebbero davvero comodo.

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