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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica San Donato di Lecce

Intimidazioni, le istituzioni solidarizzano. Il sindaco Conte: "Da sempre denuncio"

Dopo l’episodio che ha visto protagonista il sindaco di San Donato arrivano i messaggi di vicinanza bipartisan dei rappresentanti politici a più livelli. Intanto Ezio Conte ringrazia, ma risponde alle esortazioni di Buccoliero

SAN DONATO DI LECCE - L’ondata di intimidazioni ai danni di alcuni sindaci salentini sta diventando una “abitudine” sempre più preoccupante, vista la costanza con cui certi episodi stanno occupando le pagine della cronaca. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, è quello che ha visto coinvolto il primo cittadino di San Donato di Lecce, Ezio Conte, l’altra sera, quando ignoti hanno dato fuoco alla macchina della figlia.

Dalle istituzioni continuano ad arrivare messaggi di solidarietà al sindaco. Loredana Capone, vicepresidente regionale, sottolinea come il clima di tensione e le intimidazioni ai danni di alcuni sindaci del territorio non possano che “suscitare in me e nelle comunità locali preoccupazione e apprensione”: “Sono certa – dichiara - che il lavoro capillare e scrupoloso degli inquirenti saprà far luce sulle responsabilità del grave atto che ha colpito Ezio Conte, sindaco di San Donato, al quale intendo manifestare tutta la mia solidarietà”.

“Mi rammarica – evidenzia la Capone - apprendere dalla stampa che il sindaco Conte, a causa del clima di intimidazione avvertito attorno a sé nell’ultimo anno del suo operato, non sia rimasto sorpreso da questo gesto grave e deplorevole. Già in passato, infatti, a San Donato si erano registrati atti vandalici ai danni del palazzetto dello sport e del municipio. C’è, evidentemente, una ancora ignota regia che tenta di ostacolare l’attività politica e amministrativa nel Comune di San Donato, ricorrendo alla violenza per creare nella comunità locale un clima di tensione e sfiducia nella politica e nell’amministrazione”.

La Capone ricorda gli atti avvenuti nei giorni scorsi ai danni del vicesindaco di Matino, Giorgio Toma, e del sindaco di Porto Cesareo, Salvatore Albano, e ribadisce come questi fenomeni non possano che indurre a tenere alta la guardia: “Atti riprovevoli – chiarisce - come quello che ha colpito il sindaco Conte non devono essere minimizzati o sottovalutati: occorre agire tempestivamente per impedire che la vita delle nostre comunità sia turbata o inquinata. Sono certa che le forze dell’ordine e la magistratura lavoreranno al meglio per individuare i responsabili di questi gravi gesti, affinché il sindaco, la sua famiglia e la comunità tutta possano ritrovare la propria serenità”.

Dello stesso avviso, il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, che taccia come “vile e brutale gesto intimidatorio, un barbaro segnale di violenza a cui deve reagire tutta la comunità civile di San Donato e del Salento” l’episodio. Gabellone esprime “solidarietà e vicinanza personale al sindaco di San Donato Ezio Conte, vittima nella notte di un episodio di violenza ai danni dei suoi affetti più cari”.

“L’episodio misterioso quanto preoccupante – prosegue il numero uno di Palazzo dei Celestini - lascia esterrefatti per aver colpito un sindaco in prima linea, da sempre impegnato nella vita sociale e politica della sua comunità, dove con trasparenza ha sempre portato il suo prezioso contributo alla crescita civile e onesta di San Donato”. “Mi auguro – conclude - che le forze dell’ordine e le istituzioni demandate al controllo della legalità possano in tempi rapidi individuare gli autori di questo vile gesto di violenza”.

Dopo Gabellone anche l’ex Ministro, Raffaele Fitto, esprime “la più sentita vicinanza all'amico e sindaco di San Donato, Ezio Conte, vittima nella notte di un vile gesto”: “L'episodio – chiarisce - va condannato fermamente ancora più quando si tratta di un sindaco da sempre impegnato in prima linea nella vita sociale e civile della sua comunità. Auspico che si faccia subito chiarezza sull'accaduto permettendo così di stroncare sul nascere ogni forma di violenza nei confronti delle istituzioni”.

 “Apprendo con sgomento dell’ennesimo attentato ai danni di un altro primo cittadino salentino – afferma il coordinatore provinciale Udc, Salvatore Ruggeri –. Al sindaco di San Donato, Ezio Conte, voglio esprimere tutta la mia solidarietà e tutto il mio sostegno, soprattutto perché i vili attentatori hanno colpito un familiare”.

“Un’onta ancora più vergognosa e vigliacca – continua -, che colpisce coloro che svolgono con dedizione e rispetto delle istituzioni e della legalità la propria funzione. È necessario che si interrompa questa spirale di violenza e sono sicuro che le forze dell’ordine sapranno far luce su questa strategia della tensione nei confronti dei nostri amministratori”.

Gli fa eco il consigliere regionale Udc, Salvatore Negro, che si dice preoccupato “per il susseguirsi di atti intimidatori ai danni delle istituzioni e in particolare dei primi cittadini”: “Probabilmente – spiega - non è un caso considerato che i sindaci sono quelli che si trovano in prima linea ad affrontare le esigenze dei cittadini e quindi i primi a subire le ripercussioni delle tensioni sociali che, nell’ultimo periodo, si sono aggravate a causa della crisi economica che sta mettendo in ginocchio il nostro territorio”.

“Resta comunque – precisa - una ferma condanna per l’atto intimidatorio di cui è rimasto vittima il sindaco Conte. Un atto grave che colpisce tutta la comunità di San Donato e del Salento. Auspichiamo che le forze dell’ordine intensifichino la ricerca dei colpevoli e facciano luce su quanto accaduto in modo da restituire serenità e fiducia a tutti gli abitanti del piccolo centro in provincia di Lecce. Al sindaco Ezio Conte assicuriamo la nostra vicinanza e lo invitiamo a procedere come sempre con forza e determinazione nel suo impegno di amministratore, fiducioso nell’operato delle forze dell’ordine e delle Istituzioni”.

E intanto, proprio lui, il primo cittadino di San Donato, Ezio Conte, torna da esprimere un ringraziamento a tutti coloro che, in queste ore stanno manifestando solidarietà e vicinanza a lui e alla sua famiglia. Non solo politici e altri amministratori, ma anche tanti semplici cittadini. Un messaggio, poi, è rivolto in particolare al consigliere regionale Antonio Buccoliero, che ieri l'aveva esortato a "fornire ogni elemento utile per le indagini". Conte, risponde: "Lo faccio da anni, sono sempre in contatto con le forze dell'ordine per fornire tutto quello che può tornare utile alle inchieste".

 

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