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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Tricase

Operai Adelchi, Cgil e Bellanova incalzano la Regione

Niente rimborsi per i lavoratori del calzaturificio di Tricase, né per i corsi di formazione né per la cassa integrazione di agosto. Il sindacato e il deputato del Pd denunciano ritardi inconcepibili.

TRICASE - Non c'è fine al disagio della perdita del posto di lavoro, per gli ex operai del calzaturificio di Tricase, Adelchi. Nel mese di Agosto, infatti, non hanno percepito l'assegno per la cassa integrazione in deroga regionale né il rimborso per i corsi di formazione sostenuti secondo il programma della Regione Puglia "welfare to work", messo appunto per agevolare il ritorno nel mondo del lavoro.

Così, alle denunce degli stessi lavoratori (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29627 ) ora si aggiungono le sollecitazioni di Cgil e dell'onorevole del Pd, Teresa Bellanova.

La segreteria provinciale del sindacato rosso, Daniela Campobasso, ricorda come sin dal mese di aprile la Cgil abbia più volte sollecitato la Regione Puglia, l' Inps e gli uffici di collocamento, al fine di sbloccare la sconcertante situazione relativa ai corsi di formazione "welfare to work".

"I lavoratori cassintegrati della provincia di Lecce hanno dovuto frequentare obbligatoriamente questi corsi, pena la perdita dell'ammortizzatore sociale, con la prospettiva (o dobbiamo dire l'illusione?) sia di una ricollocazione nel mondo del lavoro sia di un'incentivazione economica attraverso i rimborsi previsti", sottolinea la Campobasso.

E a proposito dei ritardi "inconcepibili" che si sono verificati ad agosto, la sindacalista parla di motivazioni addotte da tutti gli enti locali, che attribuiscono le lungaggini alla pausa estiva, ma così facendo "aggiungono difficoltà a chi è già in difficoltà".

"La Cgil di Lecce chiede, per l'ennesima volta, alla Regione Puglia di attivarsi sollecitamente affinché passi finalmente dalle parole ai fatti erogando nel più breve tempo possibile e nel rispetto degli impegni assunti - conclude lei - le somme dovute ai lavoratori già in forte sofferenza economica".

Dello stesso tenore è la nota diffusa da Teresa Bellanova che si dichiara "profondamente amareggiata dalla scandalosa pratica dello scaricabarile e dall'indifferenza istituzionale mostrata nei confronti delle legittime esigenze di questi lavoratori".

"Questi lavoratori - ricorda la Bellanova - hanno lo stesso peso umano di quelli di Mirafiori o di Melfi, lavoratori che nel pieno delle vacanze estive hanno dovuto fare i conti con la mancanza di denaro, lavoratori costretti a dire no alle esigenze, anche primarie, delle proprie famiglie perché la tasca del pantalone è vuota da mesi".

"Credo che i tempi per le scuse e le giustificazioni apportate dagli uffici regionali siano terminati - continua il deputato - e pur non avendo ricevuto alcun riscontro alle innumerevoli sollecitazioni che nel corso di questi mesi ho fatto pervenire agli organi preposti, torno a chiedere pubblicamente che a questa vergogna umana la Regione Puglia metta la parola fine".

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