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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Opere pubbliche, minacce e consenso, tenuta politica: il primo bilancio

Il sindaco di Lecce ha risposto alle domande dei cronisti a un anno dalla vittoria elettorale. Spazio anche al brutto episodio di sabato scorso durante il quale ha rischiato un'aggressione davanti alla sua famiglia

LECCE – Se le forze di opposizione sono in grado di farlo, che preparino una mozione di sfiducia da presentare in consiglio comunale. In tal caso il sindaco di Lecce si impegnerà per discuterlo nel primo giorno utile.

Carlo Salvemini ha così replicato alle voci che serpeggiano in alcuni ambienti, che galoppano via chat e che fanno riferimento a date più o meno prossime (il 21 luglio la più gettonata) per la presentazione dei consiglieri comunali davanti a un notaio allo scopo di firmare le dimissioni e concludere l’esperienza amministrativa partita il 25 giugno scorso. Un primo tentativo, a dire il vero goffo, è stato già fatto presso il segretario comunale il 23 febbraio, quattro giorni dopo la sentenza con la quale il Consiglio di Stato aveva privato definitivamente il sindaco del premio di maggioranza originariamente attribuitogli dall’ufficio elettorale.

Un mese dopo il primo cittadino ha annunciato un accordo programmatico con tre consiglieri comunali eletti nel centrodestra nella fila di Grande Lecce e poi confluiti in un nuovo gruppo, Prima Lecce. In questo modo il sindaco ha ritrovato i numeri per governare sebbene con una prospettiva legata a scenari politici che si intersecano tra il piano nazionale e quello locale e che sono in costante evoluzione. Per alcuni, una bomba a orologeria, ma Carlo Salvemini non sembra ossessionato dall’ipotesi di concludere anticipatamente il suo mandato. Lo ha ribadito oggi ai cronisti nel corso di una conferenza stampa convocata per rispondere alle richieste di interviste in occasione del primo anniversario dalla vittoria al ballottaggio contro Mauro Giliberti (25 giugno 2017).

Il nodo politico: la tenuta della maggioranza

Subito al pettine il nodo politico. Il sindaco ha così risposto alla domanda nella quale si poneva l'eventualità che i consiglieri di Prima Lecce vogliano salire sul carro del vincitore, con chiaro riferimento al senatore leghista Roberto Marti (ispiratore della lista Grande Lecce, già presente nel 2012): “Il carro del vincitore a Lecce siamo noi, per quanto sia difficile convincersene. Pur nelle difficoltà  di ogni giorno sono molto soddisfatto dei rapporti nella maggioranza. Ad oggi non ho ragioni di dovermi preoccupare, sappiamo di aver costruito un accordo programmatico, di cui possiamo raccontare i contenuti alla luce del sole. Alcuni dei punti di quell’intesa sono già incardinati in procedimenti politico amministrativi. Sappiamo del resto di dover misurarci con attenzioni e richieste impegnative ma siamo pronti ad affrontarle”.

“Il nostro accordo definisce impegni reciproci, consapevoli delle biografie di ciascuno e delle scelte che ciascuno riterrà di intraprendere dopo le scadenze che ci siamo dati. Altrimenti non lo avrei sottoscritto, tutti sapete cosa c’è scritto. Io ascolto ogni giorno impegni e rinnovata fiducia da parte dei tre consiglieri: con loro mi sento coinvolto a rispondere agli obbiettivi che abbiamo fissato. Non chiedo a loro, come a nessuno, cosa pensano di fare rispetto al proprio futuro politico, rispetto a tessere o iscrizioni. Chi siede con me sa chi sono, cosa voglio e sa anche che io sono un amministratore, che non ho tessere di partito e che non sono un dirigente politico, ma che mi sento esclusivamente impegnato al servizio della città”.

Attualità: il cantiere Aqp in via Cavallotti

Il confronto con i cronisti, dopo l’approfondimento politico, si è addentrato nei vari meandri amministrativi. Tra questi una grande rilevanza ha avuto il tema della mobilità, soprattutto in relazione ai disagi legati ai cantieri di Acquedotto Pugliese su via Cavallotti dove, tra l’altro, da poche settimane era stato avviato il doppio senso di marcia con il completamento della rotatoria di via Garibaldi. Una decisione che secondo le opposizioni e molti cittadini scontenti si sarebbe potuta rinviare in modo da alleviare le conseguenze dell’apertura del cantiere.

Sul punto Salvemini non ha seminato facili illusioni, anzi: “Negli anni scorsi il rifacimento della rete fognante era stato sospeso per il fallimento dell’impresa aggiudicataria. Ora i lavori sono ripresi e comportano interventi necessari alla città per i quali abbiamo ritenuto giusto attendere la chiusura delle scuole e che proseguiranno anche nei prossimi mesi comportando disagi dei quali ci dobbiamo fare carico. L’area di cantiere infatti proseguirà su viale Otranto e strade laterali e poi ancora su viale Gallipoli fino all’incrocio del Bar Rosso e Nero”.

Sgm, Lupiae e situazione finaziaria

Un altro argomento che era stato lo stesso sindaco a illustrare alla città all’inizio del suo mandato riguarda il rinnovo dei vertici delle società partecipate dal Comune, Lupiae Servizi ed Sgm. Essendo di nomina fiduciaria della precedente amministrazione, Salvemini ha cercato in due riprese di arrivare ad un avvicendamento: una prima volta è stato il Tar Lecce a obbligare Palazzo Carafa a redigere un nuovo avviso pubblico, la seconda invece il primo cittadino ha rallentato, dando l’impressione di una tregua se non di un passo indietro: “Dopo aver constatato l’indisponibilità alla remissione del proprio incarico da parte del management, passo che avevo invitato a compiere, ho congelato ogni scelta – ha spiegato - anche perché contestualmente, soprattutto per la Lupiae, si è aperto un dossier molto delicato relativo al risultato economico e finanziario del 2017. Ho quindi ritenuto opportuno che a gestire questa situazione fase fosse il management in carica. Sgm invece si trova in una fase completamente diversa dal punto di vista economico e patrimoniale, a mio avviso c’è la necessità di rafforzare l’indirizzo politico verso una missione pubblica, cosa che mi sto incaricando di fare come assessore alla mobilità. Procederemo comunque al rinnovo dei due vertici contestualmente, quando sarà il momento”.

A proposito del quadro economico del Comune di Lecce, Salvemini è stato sollecitato a tornare sulla convocazione ricevuta per il 12 luglio davanti ai giudici della sezione regionale della Corte dei Conti: “Vado a Bari con la responsabilità di rispondere ai rilievi sul consuntivo del 2015, è la seconda volta che accade dopo quelli al bilancio precedente e per la seconda volta nella nota si fa riferimento al possibile commissariamento dell’ente per dissesto: devo quindi affermare che l’amministrazione può affrontare questo passaggio nella pienezza della sue funzioni, abbiamo argomenti per sostenerlo. Le preoccupazioni però non sono infondate, gli indicatori segnalano un affanno che riguarda le gestioni precedenti. Del resto negli ultimi cinque anni abbiamo attinto a operazioni straordinarie di riequilibrio per 100 milioni di euro, eppure dobbiamo ancora rispondere a queste preoccupazioni. Segno che c’è qualcosa che non va”.

Le opere pubbliche: ex Massa e grandi parchi

Sul tema dell’ex Caserma Massa è stato il vice sindaco Alessandro Delli Noci a chiarire che “gli adempimenti amministrativi sono stati fatti, domani mattina saremo in Soprintendenza per consegnare il rilievo con il laser scanner: se nulla osta, procederemo nei prossimi giorni con la rimozione della parte delle fondamenta della parte archeologica. Inoltre stiamo completando il piano di fruizione dei reperti: bisogna avere pazienza, del resto sono passati otto anni e ancora dobbiamo togliere la prima pietra”. Poi Delli Noci ha risposto su un altro grande progetto, probabilmente il più ambizioso, quello del ribaltamento della stazione: “Questa mattina Rfi ha consegnato le aree, entro la prossima settimana le affideremo all’impresa che aprirà il cantiere. Da quel momento partiranno i 510 giorni indicati nel cronoprogramma”.

Due altre importante opere pubbliche sono il parco delle Mura Urbiche e quello delle Cave di Marco Vito, il cui completamento è atteso da tempo così come quello dell’ex convento degli Agostiniani: “Abbiamo indotto i cittadini a considerare che Mura Urbiche e Agostiniani fossero pronti semplicemente perché sono state fatte le inaugurazioni prima delle elezioni, ma mancavano le agibilità, alcuni impianti non erano a norma – ha ricordato il sindaco -. Adesso questi lavori di adeguamento si stanno finalmente concludendo”.

Delli Noci è entrato poi nel dettaglio per quanto riguarda i parchi: “Gli uffici mi dicono che l’apertura del parco delle Mura Urbiche potrà avvenire settembre perché la ditta che si occupa del verde ha avuto dei contrattempo. L’altro ritardo è dovuto a una mia scelta e cioè alla possibilità di trovare dei fondi per l’impianti di illuminazione per il quale non erano state stanziate le risorse dalla precedente amministrazione. Noi abbiamo raschiato il fondo del barile trovando delle poste non rendicontate nel progetto per Lecce capitale italiana della cultura 2015, a breve procederemo con la gara. Anche per le cave di Marco Vito è presumibile il periodo tra settembre e ottobre perché stiamo discutendo col ministero la possibilità di utilizzare i circa 500mila euro di ribasso rinvenienti dalla gara per opere contermini e io preferisco aspettare per intercettare quei finanziamenti”.

Le minacce e il tema del consenso

Un passaggio della conferenza è stato poi dedicato al brutto episodio di sabato scorso, quando il sindaco è stato pesantemente minacciato da un cittadino nel corso di una manifestazione sportiva, davanti a molti testimoni: “Ho sufficienti capelli bianchi per sapere che il sindaco deve rappresentare tutti, ma non ha il sostegno di tutti. Trovo inevitabile che alcune scelte possano essere contestate. Non voglio enfatizzare né minimizzare quello che è successo, ma è avvenuto in pubblico davanti alla mia famiglia. Si può decidere di governare navigando a vista, oppure di intraprendere una rotta e scontentare qualcuno”.

Il ringraziamento alla sua squadra

Sentito da parte di Salvemini il ringraziamento ai componenti della sua giunta, presente al gran completo alla conferenza odierna: “Sono riconoscente ai miei assessori per impegno e serietà, c’è tanta semina che attende la raccolta. Non assegno voti, i cittadini ci giudicano 24 ore su 24 oramai. Se si vivessero l’amministrazione e la politica con la preoccupazione immediata del voto e del consenso, ci si impedirebbe la possibilità di fare certe scelte. C’è chi ci sostiene a volta anche con entusiasmi esagerati, chi ci condanna in maniera sempre inappellabile e chi attende di giudicarci sui fatti, è naturale che sia così”.

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