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Opposizioni all’attacco: “Melpignano? Altro che comune riciclone”

I gruppi consiliari di minoranza Udc e Pdl, dopo aver preso visione del dato “deludente” di Melpignano, scivolato al 25° posto nella classifica dei “Comuni ricicloni 2011” di Legambiente, chiedono lumi al sindaco Ivan Stomeo

MELPIGNANO - I gruppi consiliari di minoranza UdcPdl, congiuntamente, dopo aver preso visione di quello che definiscono il “deludente risultato di Melpignano”, scivolato al 25° posto nella classifica dei “Comuni Ricicloni 2011”, chiedono lumi al sindaco, Ivan Stomeo. La storica iniziativa nazionale di Legambiente, che dal 1994 premia le comunità locali virtuose, amministratori e cittadini che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti e nelle buone pratiche, vede Melpignano precipitare nella speciale classifica.

“Occorre interrogarsi sull’accaduto – sostiene Luigi Montinaro, capogruppo Udc in consiglio - ed avviare campagne di sensibilizzazione (assenti negli ultimi anni) per stimolare i cittadini ad una corretta separazione dei rifiuti, per consentire alla nostra operosa comunità una rapida risalita della percentuale di raccolta differenziata”.

Melpignano nel 2008 era al primo posto in Puglia nella classifica di Legambiente con il 39,1% di Rd effettuata nel 2007 ed è stato l’unico comune riciclone pugliese. Tale percentuale prestigiosa frutto dell’alto senso civico dei cittadini è aumentata nel 2008 e 2009 al 45,6%, per crollare nel 2010 al 28,1%. A poco sarebbero servite, secondo le opposizioni, le rassicurazioni giunte dall’amministrazione comunale con un pubblico manifesto, sul quale venivano riportate percentuali superiori a quelle pubblicate da Legambiente.

“L’amministrazione comunale – prosegue Montinaro Luigi Montinaro-2-3- nel redigere tale percentuali non ha tenuto conto, o meglio, ha volutamente inserito in dette percentuali anche la frazione umida, che come è noto di fatto non viene differenziata ma finisce in discarica, a causa della mancanza dell’ultimo anello di lavorazione e trattamento dello stesso. Come nelle previsioni, l’invito proposto dalle minoranze consiliari all’amministrazione comunale a confrontarsi pubblicamente è stato disatteso”.

“Da sempre – prosegue Montinaro - il sano confronto, ha rappresentato un mezzo democratico e civile di crescita ed elevazione culturale, finalizzato alla risoluzione dei problemi; è evidente che non esista al momento la volontà politica della maggioranza ad un sano e pacifico confronto, peccando ancora una volta di autosufficienza e arroganza amministrativa. Certamente dal punto di vista della Rd, Melpignano perde in termini di credibilità e affidabilità amministrativa… contenti loro”.

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