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Politica Monteroni di Lecce

Opposizioni rilanciano: “Sindaco Guido, tua gestione fallimentare”

Il primo cittadino di Monteroni dopo le parole sull'applicazione della tassa Ici/Imu, fresca di reintroduzione, ma dai banchi di opposizione tuonano: "Non smetti di dire bugie. Il tuo vero intento è lasciare il comune indebitato fino al collo"

MONTERONI - Un sindaco sulla graticola: la situazione di Lino Guido a Monteroni, è notorio, da tempo, sotto il profilo politico, non appare delle migliori. Numeri alla mano, il suo governo si regge su un equilibrio precario, grazie al sostegno contestato di chi, dopo avergli firmato la sfiducia, avrebbe deciso di ritornare sui suoi passi, diventando successivamente presidente del consiglio comunale.

E il sindaco deve, inoltre, fare i conti con l’assedio costante delle opposizioni, che lo pressano perché faccia un passo indietro. Ma oggi il primo cittadino finisce sotto torchio per via della sua promessa di ridurre la tassa Ici/Imu, fresca di reintroduzione nella manovra “salva-Italia” del governo Monti. Francesco Conte, in una nota, precisa che se la richiesta fosse orientata al conseguimento di un risparmio, il sindaco avrebbe dovuto più opportunamente dare seguito immediatamente alla richiesta dei consiglieri di opposizione del 2 dicembre scorso sulla riduzione delle indennità, che dovrebbe pesare sulle casse comunali oltre 140mila euro annui.

Intanto, è pronto già un manifesto, a firma dei nove rappresentanti di opposizione, che imputano a Guido di non smettere mai di “dire bugie”, proprio in riferimento all’ultima intenzione dichiarata: “Hai promesso – si legge - ai cittadini di ridurre la tassa Ici/Imu sulla prima casa, prima ancora che venisse approvata la legge in parlamento e senza sapere se è possibile farlo. Tutti i consiglieri di opposizione e tutti i cittadini vogliono che non sia messa la tassa  Ici/Imu sulla prima casa o almeno che sia la più bassa possibile. Ma bisogna fare i conti con la legge”.

IMG_3061-2-2-2Gli esponenti della minoranza chiedono a Guido di non “arrampicarsi sugli specchi”, facendo promesse che non potrà mantenere, invitandolo ad informare i cittadini sul fatto di non avere più la maggioranza in consiglio: “Vai avanti stentatamente – spiegano - con l’aiuto di due consiglieri eletti nelle liste a te avverse: Alessandro Favale, candidato sindaco, ed Alfonso De Carlo, eletto nella lista del candidato sindaco Montedoro, poi misteriosamente dimessosi”.

“Da tempo – proseguono -, la maggioranza dei consiglieri eletti nella tua lista ti hanno abbandonato. Ti vanti delle opere pubbliche realizzate (lentamente), ma non dici che sono il frutto delle vecchie amministrazioni e dei precedenti sindaci. Ti stai appropriando del lavoro altrui. Che cosa lascerai tu in eredità alle future amministrazioni? Quali opere pubbliche hai messo in cantiere?”.

Parole dure, che toccano il vertice della polemica nell’affermazione: “Sappiamo che il tuo vero intento è lasciare il comune indebitato fino al collo e per questo continui a ‘regalare’ i soldi dei cittadini alle associazioni dei tuoi amici per manifestazioni di poco interesse. Inutile che ti sforzi per cambiare le carte in tavola, i cittadini hanno scoperto di che pasta sei fatto e non si faranno più prendere in giro da te”. Da qui, l’invito a lasciare la poltrona di sindaco: “La tua gestione politica è stata fallimentare e a questa comunità ha prodotto solo danni e sospetti”.

 

 

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