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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Gasdotto, Ordine degli ingegneri punta il dito: “A chi porterà ricchezza il progetto?”

Il portavoce dell'Ordine degli ingegneri della provincia di Lecce ha contestato le dichiarazioni di Carlo Melcarne, ad di Snam, tacciando come "inutile" l'infrastruttura per l'approvvigionamento di gas. "La vera strategia è puntare sul turismo", ha dichiarato De Fabrizio

LECCE  - “Per quali ragioni la Tap dovrebbe essere un’opera strategica per il nostro territorio? A cosa ci servirà davvero? Non sarà che dietro l’aggettivo “strategica” si celi la volontà di giustificare l’intervento del Governo?” A parlare è il presidente dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Lecce, Daniele De Fabrizio, su una delle questioni più spinose della storia locale: il gasdotto.

De Fabrizio ha divulgato la sua replica all’amministratore delegato di Snam, Carlo Melcarne che, nei giorni scorsi, ha sollecitato il Governo centrale a far presto sul gasdotto Trans-Adriatico. “Il Piano energetico della Puglia parla chiaro: la nostra regione produce energia in misura tre volte superiore al suo reale fabbisogno. A ciò si aggiungano gli interventi massicci di energia rinnovabile a seguito dei quali abbiamo disseminato il territorio regionale e nazionale di impianti eolici e fotovoltaici e che hanno contribuito a ridurre notevolmente i consumi di gas sia in Italia che in tutto il Centro Europa. A fronte di ciò, da tempo qualcuno ci racconta la favola di una Grande Opera che porterà ricchezza al Salento e al Paese intero”.

Prosegue la risposta piccata del portavoce degli ingegneri salentini: “A raccontarcelo una società che ha sede in Svizzera e che non pagherà neppure le tasse in Italia. Possiamo capire, dunque, da dove deriva la necessità di realizzare un gasdotto nel Salento? A chi poterà ricchezza questa infrastruttura, se non alla stessa società titolare del progetto e al Governo centrale? In che cosa consiste la strategicità di Tap?”. Il numero uno degli ingegneri salentini ribadisce, infine, come: “Da anni il Salento lavora alla promozione di forme di turismo innovative e all’avanguardia. E, finalmente, dopo tanti sforzi l’economia turistica registra continui livelli di crescita ed è diventata motore trainante dell’intera provincia e della regione.

Per noi, dunque, la reale politica strategica di sviluppo è quella che passa dalla promozione di interventi legati al settore dell’accoglienza. E’ ovvio che questa idea si contrapponga in maniera netta alla richiesta di realizzazione di un gasdsotto. Lo stesso dicasi per le istanze di trivellare i fondali marini a caccia di petrolio pervenute da numerose società europee. Allora, mettiamo sulla bilancia le due idee di sviluppo e lasciamo decidere al territorio su cosa investire. E credo che il Salento, come ha già dimostrato in più occasioni, non avrà dubbi. Anzi, ha già deciso” conclude De Fabrizio.

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