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Dopo Copertino e Gagliano / Casarano

Sanità, nell'ospedale di Casarano la terza visita ispettiva di Pagliaro

Dopo le strutture di Copertino e Gagliano del Capo, è proseguita al “Francesco Ferrari” l'iniziativa del consigliere regionale nell'ambito di competenza di Asl Lecce

CASARANO – Il consigliere regionale Paolo Pagliaro ha effettuato oggi presso l’ospedale di Casarano la sua terza visita ispettiva, senza preavviso, nelle strutture sanitarie che fanno capo ad Asl Lecce. Nelle “puntate” precedenti i sopralluoghi hanno riguardato l’ospedale di Copertino e il Presidio territoriale di assistenza di Gagliano del Capo.

Nella riorganizzazione del recente passato il “Francesco Ferrari” è stato classificato come ospedale di base, ma per l’esponente del centrodestra ci sono tutte le condizioni perché la Regione Puglia riveda la sua decisione riportandolo al rango di ospedale di primo livello per rispondere alle esigenze di un bacino di utenza di circa 180mila abitanti, con picchi ben superiori nel periodo estivo. 

Una delle principali criticità, come riferito anche da alcune segnalazioni, sta nella carenza di personale di Pronto Soccorso, condizione che implica un allungamento dei tempi di attesa e poi di ricovero, ma la questione del personale riguarda anche i reparti: “In Chirurgia Generale sono in servizio solo quattro medici – racconta Pagliaro -, a fronte dei sette previsti in organico. Mancano anche gli anestesisti per garantire le sedute di sala operatoria, tant’è che a marzo dell’anno scorso ci fu il rischio di sospensione degli interventi, fortunatamente scongiurato. Ed oggi le sale operatorie lavorano in elezione sei giorni a settimana e dalle 8 alle 16 circa e in urgenza, sette giorni su sette, grazie all’abnegazione del personale”.

Un altro tema in agenda è quello delle risorse strumentali: “A Oncologia ho raccolto l'appello per un aumento degli strumenti a favore dei professionisti operanti nei vari Centri di Orientamento Oncologici (Coro) per poter soddisfare secondo percorsi efficaci ed efficienti le richieste di assistenza sanitaria che emergono dal territorio, soprattutto dai pazienti provenienti dalla periferia. È attiva la piattaforma per la telemedicina dove vengono inseriti i dati delle persone che arrivano attraverso i Coro, ma molto spesso la presa in carico delle richieste di controlli strumentali (Pet, Risonanze ed altre indagini di secondo livello) non è scontata e immediata”.

“Un potenziamento di questi strumenti – ha aggiunto Pagliaro - renderebbe percepibili agli utenti la reale presa in carico totale secondo percorsi opportuni che possano contribuire e ridurre i viaggi della speranza facendo sentire il paziente accompagnato nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale per arrivare ad una diagnosi precisa. In tal senso è in atto lo sforzo del capo dipartimento oncologico Salento, professor Di Renzo, teso a superare tali difficoltà al fine di raggiungere l’obiettivo finale: garantire ai malati oncologici salentini il miglior percorso diagnostico- terapeutico”.

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