E' morto Ottorino Fiore, sindaco di Lecce nel 1993. Camera ardente in Comune
All'età di 68 anni si è spento l'ex primo cittadino. Lascia la moglie e due figlie. La famiglia veglia il feretro nella sala consiliare di Palazzo Carafa, i funerali alle 17 nella chiesa del Buon Consiglio
LECCE - All'età di 68 anni è morto, nel pomeriggio di ieri, Ottorino Fiore, sindaco di Lecce nel 1993. Due anni addietro rimase vittima di un attacco cardiaco e fu salvato per il rotto della cuffia. Nella sala consiliare di Palazzo Carafa è stata allestita la camera ardente, dove amici, esponenti della vecchia Dc, e semplici cittadini si stanno stringendo attorno alla moglie, Stellina Della Notte, e alle due figlie, Benedetta e Francesca.
Fiore fu primo cittadino in piena Tangentopoli. Avvocato di professione, persona stimata e considerata libera dai giochi correntizi che dilaniavano la Dc, tuttavia ancora molto potente, fu scelto per guidare una sorta di pentapartito cittadino (vice sindaco era Antonio Torricelli, allora esponente del Psdi, oggi del Pd) orientato a sinistra. L'incalzare delle elezioni politiche - e le forti pressioni interne - lo indussero in extremis a candidarsi alla Camera e per far questo, stante le legge di allora, dovette rassegnare le dimissioni.
Il risultato non fu sufficiente a premiarlo, ma intanto a Palazzo Carafa si stavano creando le condizioni per il ritorno di don Ciccio Corvaglia, anch'egli democristiano, che, dopo un tentativo sfumat di insediare un'amministrazione più laica guidata da Torricelli (venne meno la firma di sostegno di un consigliere Dc praticamente a giochi fatti), tornò alla guida della città. Poi cambiò la legge elettorale e Stefano Salvemini fu il primo sindaco eletto con il suffragio popolare.
"La notizia della sua morte mi ha lasciato attonito" ha dichiarato il sindaco, Paolo Perrone. "Conoscevo Ottorino da tanti anni. Con lui perdo un amico sincero. So bene quanto ha dato e quanto si sia speso per la città. E’ stato un sindaco gentiluomo che ha avuto la forza di governare con tatto e buon senso, cercando sempre di stemperare le inevitabili tensioni politiche, usando talvolta l’arma del sorriso e le doti della diplomazia, da buon democristiano quale lui era”. I funerali si svolgeranno presso la chiesa del Buon Consiglio (ex gesuiti, di fronte Palazzo Carafa), questo pomeriggio, alle 17.
