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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Paolo Pagliaro “Imu? Felice di pagarla. I problemi degli italiani sono altri”

L'esponente dei Moderati in rivoluzione chiede la riduzione del costo del lavoro e un aumento in busta paga. E rilancia la proposta di una patrimoniale oltre i dieci milioni di euro: "Dibattito offensivo, meglio votare subito"

LECCE – Paolo Pagliaro, presidente del Movimento Regione Salento, federato con il gruppo dei Moderati in rivoluzione, interviene a margine dell’annoso dibattito sull’Imu, che alcuni vorrebbero eliminare (Pdl), altri rimodulare (Pd). Si tratta di una questione delicata per gli equilibri nel governo delle larghe intese, ma che, secondo l’editore salentino è lontana anni luce dai problemi reali delle famiglie italiane.

Il ragionamento di Pagliaro parte dalla constatazione dell’essere un benestante: “Non riesco a capire quindi, perché non dovrei pagare l’Imu al pari di un’umile famiglia di quattro persone che vive in quartieri periferici tra mille difficoltà economiche. Ormai sembra una barzelletta: se si pagasse anche per la prima casa, escludendo le fasce più deboli, si potrebbero portare avanti i tanti interventi seri ed urgenti di cui ha bisogno il Paese”.

Per Pagliaro, che a luglio è stato nominato consulente del sottosegretario agli Affari Regionali e alle Autonomie, Walter Ferrazza (Mir) “un governo e una politica seri e determinati dovrebbero puntare dunque, su una riduzione delle tasse sul lavoro e per le imprese, e di tutte quelle che possono incidere sull’occupazione e sui consumi. Non si può ascoltare un dibattito tanto sterile sull’Imu di cui vorrebbero esentarsi anche i ricchi per le prime case, mentre incombe il pericolo dell’aumento dell’Iva”.

Quale dunque la ricetta per uscire dalla crisi? “Bisogna aumentare la competitività delle nostre aziende – spiega il presidente del Movimento Regione Salento-, che oggi pagano il costo del lavoro più alto in Europa senza che lo siano anche gli stipendi. Sarebbe necessario, come abbiamo proposto, un aumento di 250 euro sulle buste paga dei lavoratori: un sacrificio che lo Stato dovrebbe essere disposto a compiere e che darebbe senza dubbio stimolo ai consumi. Intanto, abbiamo imposte a dir poco ridicole come Irap e Irpef e su quelle è calato il silenzio assoluto, ma non si toccano i patrimoni ingenti”.

“Opportuno ricordare, a questo riguardo – conclude Pagliaro-, la proposta del Mir di introdurre una patrimoniale per chi ha patrimoni superiori ai dieci milioni di euro, perché i cittadini sono stanchi di sentire che il destino del governo sia legato al pagamento o meno di questa imposta da parte dei più benestanti. È un dibattito offensivo e un po’ ridicolo considerando i veri problemi che attanagliano la nostra economia. Se dobbiamo assistere a queste performance, è meglio tornare a votare e subito”.

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