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Per le prossime amministrative

Pala sprona il centrodestra: “Un’alternativa lontana dalla vecchia politica”

Il giovane consigliere comunale giudica legittima, ma inopportuna la decisione di Salvemini di ricandidarsi nel 2024. E rivolge un appello di rinnovamento al proprio schieramento

LECCE - Dopo 24 ore dell'annuncio da parte del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, sulla disponibilità a ricandidarsi alle amministrative del 2024, dalla minoranza di centrodestra arriva il primo commento, quello del consigliere Giorgio Pala, eletto nella lista Lecce Città del Mondo. 

Salvemini ha spiegato di volersi rimettere al giudizio sovrano dei cittadini per un eventuale secondo mandato pieno, dopo che l'esperienza nata dopo il ballottaggio del 2017 si era conclusa nel giro di 18 mesi con le sue dimissioni per il venir meno della maggioranza in aula. Secondo Pala, invece, si tratterebbe di fatto di un terzo mandato: “Una candidatura che è consentita dalla legge - riconosce Pala -, a causa dell’interruzione anticipata del primo mandato, ma che oggi risulta quanto mai inopportuna: in caso di remote possibilità di vittoria, Salvemini governerebbe la nostra città per un tempo di ben 12 anni consecutivi. Un vero e proprio monarca. Nulla da eccepire sulle indubbie qualità morali del nostros sindaco, ma le principali critiche sono indirizzate verso una totale incapacità politica che ha portato Lecce sull’orlo del baratro in qualsiasi settore”.

Secondo il giovane esponente del centrodestra la mossa di Salvemini ha comunque il merito di scoprire le prime carte sul tavolo delle prossime amministrative: “In ogni caso, tale scelta del sindaco rende più chiara la partita del 2024: i leccesi saranno chiamati a scegliere fra una continuità con la disastrosa amministrazione degli ultimi anni e una o più proposte di rinnovamento dall’altra parte”.

Pala conclude con un ammonimento al proprio schieramento, che già dopo la sconfitta del 2017 al ballottaggio e ancor più al primo turno nel 2019: “La sfida da raccogliere, per chi crede in una Lecce diversa e che possa con felicità volgere il suo sguardo ad un futuro luminoso, è proprio questa: costruire una vera alternativa, lontana dalle solite dinamiche e dalla vecchia politica, incentrata sul rinnovamento e su una classe dirigente giovane che possa finalmente agire nell’esclusivo interesse della città”.
 

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