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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

"Paolo, ecco il testimone per governare a Palazzo"

Ufficializzata oggi da Adriana Poli Bortone la candidatura dell'attuale vice sindaco forzista Perrone. Inutile a questo punto parlare di terzo mandato per l''europarlamentare di Alleanza nazionale

E' ufficiale: terzo mandato sì, terzo mandato no, Paolo Perrone è il candidato sindaco per il centro destra alle amministrative di primavera a Lecce. E se il via libera alla legge che garantisce ad un sindaco di riconfermare la poltrona a Palazzo per tre volte consecutive, attualmente in discussione al Senato, dovesse ancora tardare, "questo è un problema che a noi non interessa più, perché se il centro sinistra pensa che il ritardo accumulato sul terzo mandato garantirebbe più chance di vittoria in città come Parma e Lecce, beh si sbaglia di grosso". E ancora: "Da oggi mettiamo una ‘chianca' sul terzo mandato, perché al gioco dei Ds non ci vogliamo stare"

Nell'incontro tenutosi questa mattina con la stampa in una saletta dell'hotel Tiziano gremita di "aficionados" accorsi per essere lì all'ufficializzazione della candidatura di Paolo Perrone, il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone è apparsa determinata, concentrata e pronta ad accompagnare il suo "erede" sulla poltrona di primo cittadino in segno della continuità politico-amministrativa a Lecce.

"Da oggi si fa sul serio - ha esordito - perché adesso inizia la campagna politica per il centro destra, una coalizione che deve essere un'armata determinata, non un'armata Brancaleone come invece è quella del centro sinistra. Dobbiamo avere la forza della squadra vincente che nel 1998 vinse le amministrative e che si vide consegnare una città in condizioni penose. Ricordate? Sembrava Tirana. Dopo nove anni la nostra amministrazione è riuscita invece a trasformare Lecce nella città che tutti oggi possono ammirare" Poi, rivolgendosi al candidato sindaco Perrore, ha detto: "Caro Paolo, tu non sei iscritto nell'elenco della Cia, mentre Rotundo, nato a Cursi, e che quindi non è un leccese, nel 2002, dall'Italia, pare risultasse invece molto interessato alla Russia".

Ora, il fatto che Antonio Rotundo sia nato a Cursi e non a Lecce, è motivo di una ramanzina che spesso il centro destra indirizza al candidato per l'Unione. Come d'altronde è stato fatto in più passaggi questa mattina prima da parte del sindaco Poli, poi dal candidato Perrone. In buona sostanza il messaggio è questo: caro Rotundo, tu non hai una tradizione leccese, quindi non puoi immaginare di comprendere a fondo questa città.

Adriana Poli Bortone ha quindi strigliato i suoi: "Dobbiamo recuperare l'entusiasmo del '98 - ha detto - motivo per cui non ammetto flessioni di pensiero e incertezze". Esplicito il messaggio: o con noi o senza di noi, le altre liste che scendono in campo per il centro e centro destra (Wojtek Pankiewicz e Mario De Cristoforo) non fanno altro che togliere voti alla coalizione che si stringe intorno al nome del forzista Paolo Perrone. "Paolo, ti consegno il testimone - ha concluso il sindaco di Lecce con gli occhi lucidi di commozione - perché ormai, dopo nove anni di esperienza nella vita amministrativa del nostro Comune, ti sei fatto le ossa e sarai tu il nuovo sindaco di Lecce". Applausi.


"Noi di Forza Italia guardiamo spesso i sondaggi e quello relativo ai nostri consensi in questa fase di avvio della campagna elettorale ci dice che abbiamo un consistente vantaggio sul centro sinistra. Quindi, possiamo solo migliorare ma sempre sulla base di una forte unità. Loro, col terzo mandato, le carte se le possono giocare in quel di Parma ma non a Lecce"

Ma nel capoluogo salentino, si sa, il centro destra scende per le amministrative con gruppi che non remano tutti nella stessa direzione, che non riconoscono come candidato sindaco l'erede di Adriana Poli Bortone. E allora Perrone ha tenuto a precisare: "Non vogliamo cavalli di troia nel centro destra, né raggruppamenti che intendono sottrarre voti a questa coalizione che è una ed è questa. Voti che si danno da altre liste in realtà vanno a Rotundo. Quindi - ha concluso - chi intende lavorare con noi dovrà dirlo subito ed avere il coraggio di mettere a disposizione della nostra lista la faccia e le gambe".

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