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Parcheggio nell'ex Enel, l'interesse pubblico affidato a un'operazione privata

Il consulente di Fervida Costruzioni ha confermato l'esistenza di alcune trattative, ma non c'è alcuna certezza né dell'esito né dei tempi

LECCE – Nulla lascia intendere che il parcheggio di viale de Pietro, nell’area ex Enel, possa entrare in funzione a breve, nemmeno parzialmente.

Francesco Natale, consulente della società che lo ha realizzato, la Fervida Costruzioni, ha dichiarato ai componenti della commissione Controllo di Palazzo Carafa che l’unico scenario plausibile potrebbe essere quello di un’apertura di uno solo dei tre piani interrati, con circa 200 posti, quasi tutti da cedere a privati. Ma prima bisogna realizzare alcuni impianti che ancora mancano e per questo l’azienda sta cercando una soluzione economicamente sostenibile.

Il varo di un piano, tuttavia, non avrebbe praticamente alcuna ricaduta sul traffico perché solo una manciata di stalli sarebbe destinata alla sosta a rotazione, perno di tutta la “rivoluzione” della mobilità (insieme al parcheggio dell'ex caserma Massa) inserito a più riprese nei documenti di programmazione dell’amministrazione comunale, come l'ultimo del 2011, che parla di 500 posti a tariffazione.

Il consulente ha ripercorso velocemente le trattative per la vendita a terzi, dal 2009 ad oggi: al momento nessuna si è perfezionata. Due sono ancora in piedi: quella che fa capo a un imprenditore salernitano, con il quale è stato firmato anche un contratto di opzione, e quella con un soggetto che gestisce parcheggi a Roma e che avrebbe già fatto la due diligence per due strutture per la sosta a Bari e per quella dell’ex Enel.  

A proposito della prima, Natale ha dichiarato che è stato condotto una sorta di test per verificare la redditività, mettendo l’annuncio per l’acquisto del diritto di superficie per un certo numero di parcheggi (200): in pochi giorni le richieste sono state oltre 150. In fondo, se la Fervida cedesse tutti i posti disponibili – ammesso che ci sia la relativa richiesta - potrebbe incassare almeno 12 milioni di euro, realizzando un margine di profitto (come ovvio per una iniziativa privata).

Dell’area dell’ex Enel si è interessata in passato anche Sgm, società di gestione di parcheggi e trasporti per conto di Palazzo Carafa che ne detiene il 51 per cento, ma la domanda (18 milioni di euro) e l’offerta (8 milioni) non si sono mai incontrate. “Noi abbiamo manifestato l’interesse sia all’acquisto che alla gestione” ha dichiarato poco dopo, ma questa volta nel corso della commissione Traffico e Mobilità, il direttore di Sgm, Ugo Guacci.

Insomma, ed è questo il punto sui cui i consiglieri presenti si sono trovati tutti d'accordo, è all'amministrazione comunale che bisogna chiedere conto del perché ha affidato un interesse pubblico così strategico ad un'operazione che è totalmente privata e perché ne ha fatto un pilastro di una programmazione politica rimasta del tutto inattuata se non ha gli strumenti per determinarla. La Fervida, del resto, "non ha mai avuto intenzione di gestire il parcheggio, ma di metterlo sul mercato", come ha detto Natale in apertura di seduta. 

L'assessore Pasqualini: "Non possiamo sollecitare l'apertura".

Nel pomeriggio l'assessore alla Mobilità, Luca Pasqualini, ha risposto ad alcune dichiarazioni del consigliere Antonio Rotundo, presidente della commissione, confermando d'altra parte che il governo cittadino non può condizionare l'azienda costruttrice: "Rotundo chiama in causa inopinatamente l'amministrazione comunale per presunti colpevoli ritardi legati alla mancata attivazione del sito in questione. Una dichiarazione che fa sorridere. Delle due l'una: o Rotundo dimentica la sostanziale differenza tra proprietà pubblica e privata o finge di non sapere che in casi come questi il Comune ha le mani legate non potendo intervenire su un'opera che appartiene ad altri.  In ogni caso sbaglia. E lo fa in maniera strumentale".

"L'auspicio - si conclude la nota dell'assessore - è che quel parcheggio possa essere attivato quanto prima per offrire agli automobilisti un posto sicuro e a due passi dal centro dove poter lasciare la propria vettura. Ma non possiamo esercitare nessuna sollecitazione per accelerarne l'apertura”. 
 

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