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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Parco eolico a Castro, Gabellone chiede audizione in Commissione ambiente

L'esponente Fdi ha chiesto l'audizione con le multinazionali Falck Renewable e BlueFloat Energy insieme al presidente Emiliano, agli assessori e ai sindaci. Il consigliere Giuri: "Necessaria trasparenza istituzionale"

CASTRO – Si estende il fronte dell'opposizione alla realizzazione del parco eolico off-shore proposto dalla società Falck Renewable al largo di Castro. E gli esponenti politici del territorio prendono posizione.

Siamo nella fase della contrattazione e dell'interlocuzione con gli attori sociali e per questo motivo, preso atto della volontà di una parte della società civile di negare il proprio assenso al progetto, che il consigliere regionale Antonio Gabellone (Fratelli d'Italia) ha elaborato una sua proposta.

“Ho partecipato al Consiglio comunale monotematico di Castro portando il mio contributo rispetto alla realizzazione del progetto del mega parco eolico - ha spiegato lui – ed ho messo in campo due iniziative politiche: la prima è l'audizione in Commissione ambiente delle multinazionali Falck Renewable e BlueFloat Energy insieme al presidente Emiliano, agli assessori all’ambiente e allo sviluppo economico, ai sindaci di Otranto, Castro, Santa Cesarea Terme e all’Università del Salento per comprendere i contenuti dello studio di impatto ambientale che si asserisce essere stato condotto per la procedura di Valutazione impatto ambientale”.

La seconda proposta, firmata da Gabellone, è una mozione che impegni la Regione Puglia a verificare con Ispra (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) l’estensione dell’area marina protetta, affinché si proceda a riprendere le attività propedeutiche all’istituzione della stessa, già prevista dalla legge 205 del 2017.

“La nostra Regione, in termini di fabbisogno energetico, da un contributo importante a livello nazionale, pari al 30 percento – ha chiosato l'esponente di Fdi -. Questo dato deve essere tenuto in debita considerazione dal governo nazionale per evitare che, la Puglia in generale e il Salento in particolare, diventi un lembo di territorio da sfruttare per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

"Dobbiamo dire da quale parte ci troviamo: se siamo dalla parte del territorio non deve essere un “no” a priori. Per questo è opportuno valutare ogni elemento distintivo del progetto stesso e ogni impatto visivo che il parco eolico marino andrebbe a pregiudicare il territorio, la sua economia e futuro”, ha concluso lui.

Il consiglio comunale monotematico relativo al Parco eolico marino sull'Adriatico, istituito dal vicesindaco di Castro, Alberto Capraro,  ha visto anche la partecipazione del consigliere comunale Pierpaolo Giuri che rappresentava l'amminitrazione neretina.

"Quello dell'energia è un tema cruciale per il presente e per il futuro del nostra nazione – ha affermato Giuri - ma non possono essere sempre ambiente, territorio e comunità locali a pagarne le conseguenze. La multinazionale che ha proposto il progetto non può pretendere un atto di fede da parte del Salento, senza permettere ad amministratori e cittadini di avere accesso ai documenti ufficiali di un opera così impattante a livello ambientale, turistico, occupazionale".

"Serve chiarezza e trasparenza su tutti i livelli - si legge nella nota del consigliere - per poter valutare un'opera di tale portata. io non sono mai stato a priori contro le rinnovabili, ma è chiaro che non si possono accettare scempi come quelli che per anni sono stati permessi, ad esempio, con i fotovoltaici su tantissimi terreni agricoli".

"Serve lungimiranza e chiarezza - ha concluso Giuri - ed è per questo che anche a Nardò chiederò, nelle apposite commissioni consiliari, di approfondire il tema del parco eolico marino sull'Adriatico e su altre tematiche relative all'approvvigionamento energetico, affinché anche i comuni abbiano consapevolezza e siano parte attiva nelle scelte extraterritoriali".

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