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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La Regione Puglia conferma il suo “no” al progetto di gasdotto avanzato da Tap

Dopo il parere negativo del settembre 2012 sulla prima proposta, arriva il secondo diniego da parte dei tecnici del comitato di valutazione di impatto ambientale. Un punto importante a favore del territorio, ora la palla passa al ministero

BARI – Il comitato di Valutazione di impatto ambientale della Regione Puglia ha espresso parere negativo sul progetto di gasdotto proposto da Tap, che prevede l’approdo a San Foca. La decisione dei tecnici è trapelata in tarda mattinata, a riunione ancora in corso, ed è stata “ufficializzata” da una nota del consigliere regionale di Sinistra ecologia e libertà, Antonio Galati. Il parere dell'organo tecnico della Regione, è stato ribadito più volte, è obbligatorio ma non vincolante per la commissione ministeriale cui spetta il verdetto definitivo.

“È una vittoria della mobilitazione dal basso, del lavoro puntuale svolto dai comitati, dalle associazioni, dagli enti locali e dagli esperti – ha espresso l’esponente progressista - che hanno dimostrato come la partecipazione popolare e le obiezioni tecniche, insieme, rappresentino il miglior antidoto a scelte sciagurate per il territorio”. L’invito di Galati è ora di evitare che questo diniego diventi un “alibi per veicolare verso altri lidi l’affare del gas”. Il riferimento è, naturalmente, al progetto Ig-Poseidon che punta su Otranto.

"Pur considerando che l’opera si inserisce all’interno delle strategie europee di diversificazione delle fonti energetiche, il Comitato esprime giudizio negativo di compatibilità ambientale all’intervento così come proposto". Con queste parole si chiudono le 37 pagine che compongono la determinazione del comitato. Appresa la notizia, Tap si è limitata ad esprimere "stupore e rammarico" in un breve comunicato in cui lamenta di non aver potuto produrre, in fase di istruttoria, approfondimenti su aspetti progettuali.

“Va detto - ha precisato l'assessore all'Ambiente, Lorenzo Nicastro - che non è nelle nostre possibilità influire sulle scelte di politica energetica nazionale e che sarebbe interessante capire anche come, l'eventualità di un progetto di approdo di un gasdotto nella nostra regione, possa in qualche misura contribuire ad abbassare le emissioni in atmosfera, ammesso che questo sia contemplato nel disegno generale. Ad ogni modo sull'approdo Tap a Melendugno in località San Foca, il comitato ha confermato le perplessità che aveva in relazione alla rilevanza dell'area sia sul piano naturalistico che su quello dell'economia turistica".

(Leggi il parere_comitato_via)

Tra gli elementi maggiormente considerati ostativi la mancata considerazione dell'impatto derivante dal collegamento tra il terminale di ricezione, in territorio di Melendugno, e la rete nazionale Snam di distribuzione el gas, che arriva fino a Mesagne, nel brindisino. In pratica, hanno scritto i tecnici, non ci può essere una valutazione completa senza sapere quali saranno le conseguenze di una condotta interrata per decine di chilometri di cui non si ha minima traccia progettuale.

Soddisfazione per l'esito della procedura di valutazione regionale, naturalmente, da parte dei portavoce del Comitato No Tap: “Tutte le nostre argomentazioni tecniche si sono rivelate più che valide. Lo avevamo detto sin dall’inizio che rispetto alla prima versione non era cambiato nulla a livello di impatto ambientale”. Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco di Melendugno, Marco Potì: "Sono soddisfatto perché è un passo in avanti rispetto a quello che diciamo da tempo. Attendo di conoscere le le motivazioni, ma vorrei che la Regione faccia politicamente proprio questo parere tecnico affermando l'incompatibilità totale dell'opera con questo territorio. Non vorrei, infatti, che ora iniziasse un balletto su eventuali aspetti del progetto da mitigare o da rivedere".

L'assessore alla Partecipazione, Guglielmo Minervini, nel corso dell'animato incontro pubblico presso le Officine Cantelmo il 27 dicembre aveva già assicurato che una volta acquisito il parere opportuno se ne sarebbe discusso compiutamente anche in un consiglio regionale monotematico".

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