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Parte il treno elettorale di Delli Noci. Quattro vagoni con motrice "Un'altra Lecce"

Con l'apertura del comitato elettorale, lo stesso del 2012, il candidato lancia la sua corsa verso Palazzo Carafa

LECCE – La campagna elettorale di Alessandro Delli Noci prende il via, in serata, dallo stesso comitato dove fu celebrata la sua elezione e consigliere comunale nel 2012.

Primo degli eletti con 705 preferenze nelle liste di Futuro e Libertà, è ben presto rimasto orfano di un movimento che aveva come riferimento Gianfranco Fini e in questa sostanziale solitudine politica ha sviluppato un profilo autonomo incentrato sulla sua attività di assessore all’Innovazione tecnologica, carica che ha lasciato in autunno per lanciarsi nell’avventura elettorale come candidato di “Un’altra Lecce”.

“Sono sempre stato di destra, ma mai un estremista - disse rispondendo ad una intervista dell’epoca –, i miei riferimenti sono la nazione, la religione e la famiglia”. Oggi questo ricettario ideologico continua a essere la base della sua formazione, ma gli oltre quattro anni trascorsi in giunta gli hanno dato un’impronta certamente più pratica e meno teorica, tanto che oggi vuole essere definito il candidato del cittadini.

Del resto tre delle cinque liste che lo sosterranno nella corsa a diventare sindaco hanno una impostazione civica. Mentre si presentano con connotati politici ben precisi Udc e Andare Oltre, il cui coordinatore è Massimo Fragola nell’ambito di un gruppo che si riconosce nel percorso del sindaco di Nardò, Pippi Mellone, il resto della compagine ha un dna diverso.

Lecce Area Metropolitana – spiega Delli Noci - rappresenta la visione che stiamo lanciando della città e convoglierà non solo amici residenti nel capoluogo ma anche cittadini dei comuni limitrofi che lavorano a Lecce. La nostra prospettiva, che presenteremo nel dettaglio nei prossimi giorni, è quella di una Unione dei Comuni perché bisogna avere uno sguardo d’insieme. Questo aiuterebbe a intercettare più finanziamenti”.

Poi c’è Sveglia Lecce “fatta da tanti cittadini che vogliono una scossa. Il nome viene dal mio passato universitario (si chiamava La Sveglia l’associazione da lui promossa, ndr), rappresenta il mio coinvolgimento emotivo”. Ma, a tirare il treno di Delli Noci sarà la locomotiva di “Un’altra Lecce”, il movimento che proprio nei giorni scorsi è stato affidato al coordinamento di Sergio Ventura, che fu assessore al Traffico nella giunta di centrosinistra di Stefano Salvemini a metà degli anni novanta.

Il nome Salvemini ricorreva anche nell’intervista a Delli Noci del maggio 2012, con riferimento però a Carlo, il figlio del “sindaco galantuomo”. Oggi candidato a sindaco e allora primo tra gli eletti del centrosinistra, in lui Delli Noci vedeva l’avversario che avrebbe tolto volentieri alla minoranza consiliare in virtù di una considerazione che non è venuta meno, anche se la valutazione politica è netta: “Carlo è una persona molto preparata, ma la sua candidatura è fortemente ideologizzata e oggi dubito che i cittadini vogliano sentir parlare di cose fuori dal tempo”.

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