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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Il Salento presente alla manifestazione di Cgil a Roma. Pullman a quota 29

Sono oltre mille e 500 i salentini che parteciperanno al corteo del 25 ottobre. Arnesano, segretario Cgil Lecce: "Moltissimi lavoratori, pensionati, cassintegrati, disoccupati: dal Salento i mille volti della crisi, ma anche la forza di dire basta alle solite fallimentari ricette"

LECCE – Tutto pronto per la grande manifestazione di Cgil a Roma. Anche da Lecce questa sera partiranno 29 pullman alla volta di piazza San Giovani. Ma il numero dei partecipanti potrebbe anche aumentare, considerate le continue richieste che, tuttora, non smettono di arrivare all’indirizzo di via Merine 33 della sede provinciale del sindacato. Senza considerare il numero di chi si organizzerà diversamente, si contano, infatti, circa mille e 508 partecipanti dal Salento per la manifestazione nazionale che svilupperà in due cortei, sabato 25 ottobre, sotto lo slogan “Lavoro, dignità, uguaglianza. Per cambiare l’Italia”. Una manifestazione che si preannuncia imponente, oltre che bella e colorata, come ha dichiarato il numero uno di Cgil, Susanna Camusso, nei giorni scorsi.

Il risultato, a livello provinciale, si è ottenuto grazie anche al sistema capillare di presenze, assemblee, volantinaggi e iniziative pubbliche in tutti i Comuni, i luoghi di lavoro, le sedi scolastiche e universitarie che si sono svolte in queste settimane nel territorio. “Ovunque abbiamo percepito un clima di fiducia nei confronti della Cgil” dichiara Salvatore Arnesano, segretario generale della confederazione salentina.

“Le persone guardano a noi come a una forza non soltanto di rivendicazione ma anche di proposta”, ha aggiunto Arnesano che, a questo proposito, ricorda il lavoro che il sindacato sta svolgendo in provincia di Lecce per informare i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali della sperimentazione del ‘lavoro minimo di cittadinanza’: “Una misura regionale nata proprio da una proposta del sindacato e che rappresenta un’opportunità per tanti lavoratori e lavoratrici, cassintegrati o in mobilità, ai quali sembrava preclusa ogni possibile prospettiva occupazionale”. Forte è la richiesta di partecipazione dei giovani, “stanchi di sentirsi propinare sempre le solite vecchie e fallimentari ricette”, sottolinea inoltre il segretario.

L’Italia può e deve cambiare: per raggiungere quest’obiettivo la Cgil, nella sua piattaforma, ha messo al centro il lavoro e la buona occupazione. Le proposte, in sintesi: un piano straordinario per l’occupazione finanziato da uno spostamento della tassazione sulle grandi ricchezze; la riforma per ammortizzatori sociali universali; una riforma dello Statuto dei Lavoratori per estendere diritti e tutele universali a tutti; un contratto indeterminato a tutele crescenti, per favorire il lavoro a tempo indeterminato e sicuro, cancellando le forme contrattuali precarie che si sono moltiplicate fino a 46 forme di assunzione. Sono proposte semplici ma efficaci, in grado di restituire dignità a chi lavora e ripristinare un principio indispensabile: l’uguaglianza.

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