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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Nella maggioranza Giannotta e Patti lasciano le redini dei loro gruppi

Alla testa, rispettivamente, di Noi per Lecce e Lecce Città Pubblica, hanno annunciato il passo indietro nel consiglio comunale per l'approvazione del bilancio, lamentando un problema di metodo

LECCE – Nel Consiglio comunale di oggi, nel quale è stato approvato il bilancio di previsione 2021-23 con 21 voti favorevoli (7 i contrari), due esponenti della maggioranza hanno lasciato il ruolo di capogruppo: si tratta di Pierpaolo Patti, di Lecce Città Pubblica, e di Marco Giannotta, di Noi per Lecce (nelle foto, sotto).

Entrambi hanno addotto motivazioni di metodo: nell'esprimere il voto favorevole al documento di programmazione economica, hanno lamentato il mancato coinvolgimento nel processo di elaborazione del bilancio. Patti nella giornata di ieri aveva già informato sia il sindaco, Carlo Salvemini, sia il coordinamento dell’omonima associazione di cui il gruppo consiliare è espressione, presieduta da Francesco Calabro.

La collocazione politica di Patti e Giannotta non è certo in discussione: i due consiglieri restano alternativi al centrodestra e nel perimetro della coalizione civica e progressista che ha vinto le elezioni del 2019; è evidente, tuttavia, come sulla decisione maturata pesi un malcontento di lungo corso relativo ad alcune scelte, dalla composizione della giunta (compreso il recente ingresso di Marco Nuzzaci dopo le dimissioni di Alessandro Delli Noci, entrato a far parte del governo regionale) al varo di alcuni provvedimenti. Ultimi in ordine di tempo la delibera per il trasferimento dello store di “Zara” in via Trinchese e quella relativa al debito fuori bilancio per liquidare i compensi maturati dall’avvocato Pietro Quinto in un lungo periodo durante il quale aveva ricevuto incarichi dalle amministrazioni di centrodestra.

Nei prossimi mesi si vedrà se il passo indietro di Patti e Giannotta rimarrà fine a se stesso oppure sarà preliminare alla formazione di un nuovo gruppo alla ricerca di uno spazio di agibilità nella maggioranza. I due intanto restano nei rispettivi movimenti, ma gli annunci di oggi daranno sicuramente seguito a un'ampia discussione interna.

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