SALICE SALENTINO – Si accende la polemica sul tema del “Patto dei sindaci per il clima e l’energia”, votato nella seduta consiliare del 12 agosto scorso, a Salice Salentino, dal gruppo di maggioranza del sindaco Mimino Leuzzi e dalla minoranza “Progresso e Futuro”. Voto contrario, invece, quello espresso dall’altro gruppo di opposizione “Salice 2030”, messo sotto accusa proprio per questa scelta.

Ma i consigli Cosimo Gravili e Francesca Scalinci non ci stanno e parlano di “maggioranza allargata”, motivando la decisione con l’assenza di una politica sulle questioni ambientali da parte dell’amministrazione comunale: “Siamo favorevoli al patto dei sindaci per il Clima e l’Energia – spiega Gravili - ma abbiamo proposto una modalità di adesione profondamente e sostanzialmente differente da quella avanzata dalla maggioranza. La strada migliore sarebbe stata quella di aderire come Unione dei Comuni: in questo modo avremmo beneficiato di un’unica strategia coordinata di Area Nord Salentina, e di maggiori fondi regionali per la redazione del Paesc. Il clima di Salice - continua Gravili - non è diverso da quello di Guagnano, Campi, Novoli e altri paesi limitrofi ed è perciò inutile avere tanti piccoli piani”.

“Nel 2022 – prosegue Scalinci - non possiamo pensare di contrastare i cambiamenti climatici e le conseguenze degli stessi da soli. Un paese di circa ottomila cittadini può ben poco dinanzi alle grandi sfide globali e quindi è necessario creare sinergie con il territorio. In quest'ottica di collaborazione ha senso rafforzare in tutti i modi le competenze in tema ambientale dell'Unione dei Comuni del Nord Salento”.