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Il Pd prosegue nella sua battaglia: il caso Lecce in Commissione Antimafia

Conferenza stampa con il segretario provinciale, Salvatore Piconese, quello cittadino, Fabrizio Marra, e Loredana Capone, assessore regionale e consigliere comunale. Dopo il recente incontro con il prefetto, i democratici preparano un dossier per l'organismo presieduto da Rosy Bindi

LECCE – Dopo il recente incontro con il prefetto Claudio Palomba, il Partito Democratico ha fatto il punto sulla questione legalità, annunciando un dossier per la Commissione Antimafia. Al centro del dibattito resta dunque la presunta contaminazione tra pezzi dell’amministrazione comunale di centrodestra e ambienti criminali. 

Uno dei tasti dolenti sarebbe la concessione degli alloggi di edilizia popolare, ambito nel quale un'inchiesta nata nel 2012 ha subito prima della scorsa estate un'accelerazione con l'iscrizione nel registro degli indagati, tra gli altri che già comparivano, di due assessori, un dirigente e un consigliere (del Pd).

“Stiamo per consegnare nelle mani di Rosi Bindi - ha detto il segretario provinciale Pd, Salvatore Piconese - un documento strategico per il nostro territorio. Dall’inchiesta emergono dati rilevanti inerenti i rapporti tra un pezzo della classe politica locale e la criminalità organizzata. Abbiamo piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine ma vogliamo dare il nostro contributo affinché il presidente della Commissione Nazionale Antimafia faccia i dovuti accertamenti sul piano politico e istituzionale. E’ in ballo la tenuta democratica delle istituzioni locali, abbiamo aperto una battaglia politica sui temi della trasparenza e della legalità e invitiamo le forze della città a una riflessione pubblica sulla questione morale”.

“Il nostro obiettivo – ha detto Loredana Capone, consigliere comunale e assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia - è tutelare i cittadini leccesi contro ogni forma di esercizio anomalo del potere. La criminalità organizzata è un problema che affligge l’Italia tutta, che attiene a un Paese che vede intensificarsi sempre più i rapporti tra mafia e tutti i settori produttivi, il commercio in primis. È indispensabile, allora, da nord a Sud, tenere gli occhi aperti affinché questi temi, così delicati, siano affrontati ai massimi vertici e con tutta l’attenzione politica”.

“La magistratura sta facendo il suo corso – ha aggiunto Fabrizio Marra, segretario del Pd Lecce - ma sul piano politico è evidente che esistano dei chiaroscuri. Le ombre rischiano di superare la trasparenza che deve, invece, contraddistinguere il rapporto tra la pubblica amministrazione e la cittadinanza. Dobbiamo fare chiarezza affinché quanto accaduto nel 2012 non si ripeta in futuro. Non si tratta di vincere o perdere una competizione elettorale ma di riuscire a interagire con l’intera città, giocando tutti con le stesse regole. Occorre, quindi, tenere alta la guardia soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti elettorali poiché è inspiegabile che nelle elezioni europee, politiche, regionali, il Partito Democratico di Lecce riscuota risultati eccezionali agli occhi di tutti ma quando si vota per le comunali si registra, spesso, un crollo del consenso”.

All'incontro hanno partecipato anche i consiglieri comunali Sergio Signore, Antonio Rotundo e Maria Paola Leucci.

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