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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Pd caustico: "Sulle zone franche urbane ennesima beffa"

In una conferenza stampa nella propria sede, Rotundo e compagni evidenziano la fine annunciata delle zfu. Al posto arrivano le zone a burocrazia zero: "Tolto l'unico incentivo allo sviluppo economico"

LECCE - "A Lecce è andata in scena la beffa delle zone franche urbane": non usa mezzi termini Antonio Rotundo, capogruppo del Pd a Palazzo Carafa, per riaprire un capitolo controverso di uno degli argomenti più discussi del governo Perrone. In una conferenza stampa, nella sede di Via Tasso, a cui hanno preso parte la parlamentare, Teresa Bellanova, il segretario cittadino, Fabrizio Marra, quello provinciale, Salvatore Capone, e la consigliera, Angelamaria Spagnolo, l'attenzione è stata focalizzata sul destino delle zone franche urbane, alla luce delle ultime evoluzioni che arrivano dal governo centrale.

Infatti, la recente lettera del premier, Silvio Berlusconi, all'Europa ha di fatto sancito la fine annunciata delle zone franche urbane, che, nonostante le rassicurazioni passate dello stesso ministro allo sviluppo economico, Paolo Romani (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=25296 ), in un lettera indirizzata al primo cittadino leccese Perrone, verranno trasformate in zona a burocrazia zero: "È evidente - ha spiegato Rotundo - che siamo dinanzi alla grande beffa".

Per l'esponente del Pd, come già evidenziato in passato dai vertici nazionali del partito, è grave la perdita di quasi quattro milioni di euro già previsti per esenzioni, agevolazioni e incentivi alle imprese: "Poteva essere l'unico concreto strumento per rilanciare le attività imprenditoriali sul territorio e facilitare l'occupazione".

Teresa Bellanova spiega come le zfu permettano alle imprese che si insediano nei quartieri più svantaggiati dei comuni di usufruire di sgravi fiscali notevoli grazie ai fondi europei, per aiutare la ripresa economica": "Con le zone a burocrazia zero, s'introduce un regime che modifica le esenzioni fiscali in contributi erogati dai sindaci. Quindi, si ritorna ancora allo stile del cappello in mano".

Marra, dal canto suo, ribadisce come il governo italiano si stia manifestando solo per la capacità di tagli, senza "pensare minimamente alle misure di crescita"; Capone sostiene come senza i fondi regionali specifici, le periferie dei comuni sarebbero totalmente abbandonate a se stesse. Dura Angela Spagnolo, che ricorda la battaglia del gruppo consiliare a Palazzo Carafa e bacchetta prima Perrone e poi Adriana Poli Bortone: nel caso del primo cittadino afferma "è come Berlusconi. Si è voluto allineare alla linea del governo, senza avere il coraggio di manifestare come hanno fatto altri sindaci del centrodestra contro le decisioni penalizzanti dell'esecutivo nazionale".

Sull'ex sindaco, invece, la Spagnolo lancia la stoccata: "Lei che si presenta come paladina del Sud, alla fine ha votato la manovra finanziaria. Quindi, non si può stare col Sud qui e poi quando si è Roma fare tutt'altro". Rotundo, infine, ha precisato che la scelta di trasformare le zfu in zone a burocrazia zero sia solo l'ultimo "regalo alla Lega Nord che le ha sempre contrastate".

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